‘Ieri ho firmato con convinzione la lettera dei 70 senatori democratici, nella quale sono rivendicate la responsabilità e la serietà esercitate in una scelta difficile e non immediatamente popolare, come quella della sospensione dei lavori dell’Aula.
La stessa responsabilità e la stessa serietà che ci hanno portato a sostenere questo Governo di larghe intese – l’unico possibile dato il risultato elettorale – nato dalla necessità di affrontare e trovare soluzioni a una grave crisi economica e di attuare le indifferibili riforme istituzionali.
In particolare, diventa imperativo procedere alla riforma della legge elettorale, per evitare una nuova stagione di incertezza politica come quella che ci hanno consegnato le ultime elezioni. È necessario ridare centralità agli elettori, renderli di nuovo protagonisti nelle scelte. Solo così potremmo riconquistare la loro fiducia e recuperarli alla politica, dalla quale sono sempre più distanti.
E per riavvicinare i cittadini e l’intero Paese alla politica, il Partito Democratico ha una sola carta vincente: Matteo Renzi.
Sono d’accordo con quanto affermato da Goffredo Bettini, promotore, tra l’altro, di un documento congressuale ricco di spunti interessanti: sparare su Renzi è un atteggiamento autolesionista per il nostro partito.
Il sindaco di Firenze è una figura nuova, capace, credibile e spendibile. Un’opportunità che il PD deve cogliere e attorno alla quale costruire un percorso per crescere e affermarsi alla guida dell’Italia’. Lo dichiara in una nota il senatore del Pd Bruno Astorre.

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