‘Il tema della sicurezza resta una delle questioni centrali. Stop ai toni da campagna elettorale’
Filippo Bubbico, senatore lucano, uno dei «saggi» scelti dal Capo dello Stato, oggi è uno dei dieci viceministri nominati dal presidente del Consiglio, Enrico Letta. Con delega agli Interni.
Senatore Bubbico, si aspettava questa nomina?
«Per la verità, la nomina era tra le cose possibili…».
Anche per quanto riguarda la delega?
«No. Il settore per me è stato una sorpresa».
E qual è il suo stato d`animo?
«Sto vivendo la stessa sensazione di un po` di anni fa quando, alla Regione Basilicata, venni nominato assessore alla sanità. Anche in quel frangente si trattava di un settore che non rientrava fra le mie competenze…».
E come andò quell`esperienza?
«La ricordo come una fase bella ed esaltante. Una fase che costringeva a studiare con rigore i problemi. A prepararsi adeguatamente».
Ed è quello che conta di fare anche adesso?
«Certamente. C`è bisogno di rigore e impegno. Ma proprio per questo è una bella sfida».
Il tema della sicurezza in questo Paese resta una delle questioni centrali. E, a differenza di quello che si pensava un tempo, non riguarda soltanto il Sud…
«Il tema sicurezza è questione decisiva anche per i diritti di cittadinanza, per la libertà di iniziativa, per la libertà economica. Lo sviluppo del Mezzogiorno passa necessariamente anche dall`affermazione dei principi di legalità. E garantito dalle condizioni di contesto e di benessere. Si basa anche sulla eliminazione dei fattori di disagio».
Insomma, pensa che un Paese più giusto e più equo possa offrire maggiori garanzie anche sul versante della sicurezza e della vivibilità per i cittadini?
«Ritengo che sia così».
Lei ora è viceministro di un governo appena nato dove però già si alzano i toni e si pongono le condizioni per non affondarlo. Le pare che ci sia futuro?
«Mi pare che permangano ancora accenti da campagna elettorale. Ma bisognerà concentrarsi sui problemi reali che stanno emergendo con evidenza. In tal senso, credo che il programma enunciato dal pre- sidente Enrico Letta richieda il massimo rigore e la massima serietà da parte di tutti perché la situazione è davvero difficile».
Come crede si possano offrire risposte concrete alla domanda di lavoro e al riavvio delle imprese?
 «Mi pare siano le priorità. E in questo senso anche il corretto funzionamento delle istituzioni e degli apparati dello Stato ritengo possano aiutare in modo decisivo».
E la Basilicata, dal suo osservatorio, come la vede?
«Come da tempo viene sottolineato, non esistono ‘isole felici’. Semmai, ed è questo il caso della Basilicata, possono esserci aree a più bassa intensità di fattori criminali. Ma il problema comunque esiste e non dev`essere mai sottovalutato. I territori vanno presidiati e monitorati. Non ci si può distrarre».