“Raccolgo senza indugi l’accorato invito di Paolo Flores d’Arcais e Barbara Spinelli a non soggiacere passivamente ad accordi o ‘presunti inciuci’ con Berlusconi sulla nomina del capo dello Stato e sul governo. Io non sono e non mi sento rassegnata. Per me parlano le battaglie condotte in difesa dei diritti delle donne e per l’equità di genere, le lotte per un ambiente sano e la difesa ad oltranza dei diritti di tutti gli esseri viventi non umani’. Lo afferma in una lettera di replica a Paolo Flores D’Arcais e Barbara Spinellila senatrice del Pd Monica Cirinnà. ‘In un momento di forte crisi politica, economica e di coesione sociale il Paese ha bisogno di un Presidente di grande autorevolezza in patria e all’estero – spiega – Una figura capace di catalizzare intorno a se un grande consenso popolare per rinsaldare l’unità e la coesione nazionale che è alla base di qualsiasi politica di risanamento e sviluppo. Personalmente non tendo a criminalizzare i colleghi del movimento Cinque stelle, e penso sia un errore farlo, da parte loro auspico un contributo a scrivere una nuova pagina della storia della Repubblica Italiana’. ‘Solo in questo modo ci potremmo togliere di torno quella ‘brutta aria che tira alle nostre spalle’ da cui ci volete mettere in guardia – aggiunge – Il nuovo non mi spaventa. Noi donne siamo state elette in tante in Parlamento perché abbiamo impostato una regola innovativa che è l’equa rappresentanza di genere verso la quale guardano con interesse anche le parlamentari donne della Germania’. ‘Vi assicuro – conclude – per quel che mi riguarda, ma sono convinta anche per le altre colleghe parlamentari, non saremo assalite da alcuna depressione nel percorrere itinerari innovativi. Le ultime elezioni hanno aperto una nuova pagina della storia della Repubblica e come ogni nuovo inizio il percorso può apparire tortuoso come fu quello di Mosè nel guidare l’esodo degli ebrei dall’Egitto cui la provvidenza e la fiducia aprì le acqua del mar Rosso. Il cammino per la nuova Italia dopo la stagione del berlusconismo ha sempre di più le sembianze di donna, come del resto la nostra straordinaria costituzione repubblicana : La Costituzione, sostantivo femminile singolare!“.

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