“Oltre la metà delle famiglie italiane ha un cane o un gatto in casa di cui si prende cura. Tra queste molti anziani con pensioni al minimo.  Il governo Monti invece  ha considerato gli amici dell’uomo un lusso. Anziché agevolare l’accudimento dei nostri familiari non umani attraverso sgravi fiscali, agevolazioni e convenzioni con cliniche veterinarie Monti  ha ulteriormente aggravato le spese veterinarie portando l’IVA al 21% e ha inserito la cura dei  nostri animali nel redditometro’. Lo dichiara la senatrice Monica Cirinnà responsabile delle politiche animali del PD lazio.
‘Sono misure vergognose – prosegue – indegne di un Paese civile e indifferenti  ad una cultura animalista molto diffusa anche in Italia. Le difficoltà economiche che colpiscono sempre di più ampie fasce di popolazione debole si ripercuotono anche sulle cure per gli animali con il rischio di favorire gli abbandoni ed incrementare traffici illegali.Il benessere dei nostri animali non può essere merce di scambio fiscale ma è un dovere civico di ogni cittadino’.
‘Sarebbe bello – conclude Cirinnà – che il governo Bersani nella sua agenda contempli anche l’attenzione e la cura verso la popolazione italiana  non umana. Il rinnovamento della politica e della nostra  società passa anche attraverso  questi segnali di civiltà.”




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