“Voto questa legge consapevole che l’alternativa, lasciare cioè il Consultellum, sarebbe peggio”.
Così il senatore del Partito democratico Roberto Cociancich intervenendo in aula sulla legge elettorale.
“E’ palese l’ipocrisia delle posizioni di coloro che oggi criticano il Rosatellum – sottolinea il senatore Pd – perché non garantirebbe la governabilità ma che meno di un anno fa contestavano la riforma costituzionale che, differendo le funzioni di Camera e Senato, invece la agevolava. La verità è che per una parte delle opposizioni, soprattutto per le sue numerose e super frammentate sinistre radicali, compito del Senato non dovrebbe essere quello di dare fiducia e contribuire al governo del Paese, ma quello di controllarlo, condizionarlo e, se necessario, ostacolarlo. Ed è ipocrita la critica di chi lamenta l’asserita mancanza di legittimazione popolare, nonostante l’affermazione contraria contenuta nella stessa sentenza n.1 del 2014 della Consulta sul Porcellum, che qualche volta andrebbe forse letta anche per intero”.
“Ma l’ipocrisia più grande è quella di chi ha sostenuto fino a ieri mandato imperativo e voto palese – prosegue Cociancich – e oggi cerca di nascondere il comportamento dei parlamentari nell’oscurità di oltre 50 voti segreti. Perché i cittadini, il popolo sovrano, non devono sapere come votano i rappresentanti su una legge massimamente politica come quella elettorale? Qui non c’è alcuna questione di coscienza, c’è soltanto da decidere che tipo di Paese vogliamo costruire per il futuro ed è giusto che ciascuno lo faccia a voce alta”.
“Una volta il Movimento 5 Stelle e il suo guru, Beppe Grillo, avevano fatto della trasparenza la propria bandiera. Oggi scopriamo che erano solo chiacchiere vuote, senza profondità di convinzione. Ben venga, dunque, il voto di fiducia, che porterà ciascuno di noi a doversi esprimere a voce e a testa alta con un sì o con un no, senza alibi, senza ipocrisie e neppure infingimenti” ha concluso l’esponente pd.


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