‘Abbiamo appreso con stupore e incredulità della proposta dei ‘saggi’ di eliminare la circoscrizione estero con la riforma elettorale suggerita nella relazione consegnata a Napolitano. Ci auguriamo che quanto proposto dal gruppo di lavoro sulle riforme istituzionali sia solo un incidente di percorso dovuto alla fretta nel redarre il testo e non alla scarsa conoscenza del mondo dell’emigrazione italiana’.
E’ quanto scrivono in una nota Francesco Giacobbe e Renato Turano, senatori del Partito Democratico eletti nella circoscrizione estero.
‘Eliminare la circoscrizione estero – scrivono Giacobbe e Turano – equivarrebbe alla cancellazione di un diritto acquisito dopo anni di battaglie e rischierebbe di tagliare definitivamente quel cordone ombelicale che lega l’Italia ai suoi emigrati e che già il governo Berlusconi aveva indebolito fortemente con i tagli operati nell’ultima legislatura’.
‘Oggi più che mai – aggiungono – sarebbe opportuno rilanciare la circoscrizione estero e non sopprimerla. Oggi più che mai sarebbe indispensabile guardare con occhi positivi alla vecchia e alla nuova emigrazione, al grande universo delle collettività italiane, per far sì che i nostri connazionali non vengano considerati cittadini di serie B e che gli vengano assicurati i diritti alla rappresentanza e alla partecipazione attiva alla vita politica italiana’.
‘Gli italiani all’estero – concludono i senatori – non sono un problema ma una risorsa per il nostro Paese, sono i primi ambasciatori del made in Italy nel mondo e le loro storie, fatte di successi e innovazione, ogni giorno danno prestigio al Belpaese’.


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