‘Con me anche i moderati’
La campagna elettorale di Ignazio Marino per le primarie che oggi decideranno il candidato a sindaco di Roma per il centrosinistra si è chiusa ieri a San Lorenzo. Una scelta niente affatto casuale per il senatore, medico chirurgo specializzato ín trapianti che, nonostante sia stato l`ultimo a candidarsi, è dato tra i favoriti. Ha, infatti, almeno sulla carta, il sostegno di gran parte del Partito democratico, soprattutto di quel Goffredo Bettini, che è stato il regista del cosiddetto «modello Roma», la stagione politica che ha portato al governo della città prima Francesco Rutelli e poi Walter Veltroni. Marino replica alle polemiche degli altri candidati e lancia la sfida a GianniAlemanno. Punta soprattutto sulla trasparenza e sui servizi sociali. E se qualcuno attacca p erché tra i suoi sponsor ci sono anche Sel e gli altri partiti di Sinistra, lui non si scompone. Anzi, apre ai moderati: «Sarò il sindaco delle persone», ripete con orgoglio.
Senatore Marino, la sua candidatura alle primarie per il candidato a sindaco di Roma si può definire «last minute», ci vuole spiegare le ragioni?
 «Queste primarie le ho vissute come una bellissima esperienza, come tutte le altre alle quali ho partecipato, le ultime per la segreteria contro Bersani e Franceschini e avevo argomenti innovativi, ero ad esempio l`unico a dire no al nucleare e sì all`acqua pubblica, che sono poi diventate patrimonio comune. Allo stesso modo ci sono tante idee per come migliorare la nostra città. Se sarò sindaco, se avrò questo onore e questa responsabilità, vorrei che i miei colleghi candidati, come la Prestipino, la Azuni, Gentiloni, il giovane Di Tommaso e Sassoli, che ha grande esperienza in Europa, siano al mio fianco».
Molti le rimproverano di non essere romano e di essere stato appena eletto in Piemonte, quanto influirà questo sul voto dei cittadini?
«Sono venuto a Roma quando ero ancora un adolescente, ho studiato al liceo Tasso e all`Università cattolica, ho esercitato la professione in anni molto difficili e lavorando al pronto soccorso ho avuto modo di vivere l`umanità di questa città. Sono poi andato all`estero per completare la specializzazione nel trapianto del fegato, all`epoca in Italia non c`era e poi sono tornato. Roma è una città che amo. Anche da senatore e da presidente della commissione d`inchiesta sul sistema sanitario mi sono occupato spesso delle criticità di Roma, ad esempio ho obbligato la dirigenza Idi a pagare almeno uno stipendio ai dipendenti prima di Natale».
In questa breve campagna elettorale, che idea s`è fatta della città e soprattutto delle priorità da affrontare?
«È una città che ha tante energie e sono orgoglioso che sia non solo la Capitale dell`Italia ma il centro della cristianità. Una città che da sempre accoglie la comunità ebraica più antica e la moschea. Vorrei che dal punto di vista culturale si crescesse sempre di più, arricchendo questo immenso partimonio umano e spirituale».
Lei ha già ricevuto il sostegno di importanti realtà politiche della sinistra e dell`associazionismo, ai moderati cosa dice?
 «Il mio è un programma che ha l`ambizione di allargarsi non a singoli partiti ma a tutti. Al di là della politica accolgo con orgoglio e` responsabilità il sostegno daparte del mondo della cultura e dello spettacolo, come Gassman, Morrico- ne, Bellocchio. Se dovessi vincere sarò il sindaco delle persone e per questo è importante che alle primarie ci sia una grande mobilitazione».
L`affluenza alle urne preoccupa non poco candidati e partiti, un appello?
«Le primarie devono essere una festa di democrazia partecipata. Se andranno a votare 200 mila persone per scegliere il candidato sindaco di Roma diventerà evidente che c`è una differenza sostanziale sia con il candidato del Movimento 5 Stelle scelto da poco più di 500 internauti, sia con Alemanno che praticamente si è candidato da solo».
La prima cosa che farrebbe se diventasse sindaco?
«Trasparenza assoluta sui conti del Campidoglio. Una necessità che deve iniziare da noi, pubblicando ori line le spese della campagna elettorale. Io l`ho fatto, ho speso 32.611 euro, purtroppo nessuno mi ha seguito. Trovo giusto e doveroso che i cittadini sappiano anche come vengono spesi i loro soldi, per questo è mia intenzione, qualora vincessi, di istituire un apposito ufficio dove i cittadini possano richiedere gli atti e controllare il bilancio avvalendosi anche di tecnici che saranno a disposizione».