Non una parola sul Sud. Nel discorso di insediamento più lungo della storia repubblicana, il presidente del Consiglio Conte, espressione fra l’altro del movimento 5stelle che è assurto al Governo grazie ai voti raccolti soprattutto nelle regioni meridionali, cancella ogni riferimento al Mezzogiorno, al quale pure dedica un ministero del suo Governo. Quale indirizzo, quali strategie di crescita e di sviluppo, quali politiche di investimento e di coesione debba però seguire codesto ministero non è dato sapere. Nessun orizzonte è stato tracciato. Il tutto, a onor del vero, è coerente con il contratto di governo, che dedica tre righe tre alla questione meridionale e ci dà l’esatta cifra della trazione leghista di un Governo carico di pulsioni negative e ombre populiste che rendono ai nostri occhi impossibile esprimere un voto di fiducia.


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