Realizzare completamente il Piano di risanamento ambientale dell’Ex Ilva e garantire la permanenza dell’attività produttiva nel complesso siderurgico di Taranto e i livelli occupazionali diretti e indiretti, adottando la progressiva decarbonizzazione dell’impianto, favorire la riconversione e la riqualificazione industriale dei comuni di Taranto, Statte, Montemesola, Massafra e Cipriano (che definiscono l’area industriale di crisi complessa). E ancora: attuare rapidamente tutti gli interventi per lo sviluppo di Taranto contenuti del CIS (Contratto istituzionale di sviluppo) e incrementare le risorse del Fondo per la crescita sostenibile della città. Sono questi gli impegni per il governo contenuti in un ordine del giorno alla manovra 2020, a prima firma del presidente del gruppo Pd al Senato Andrea Marcucci. “Stiamo seguendo con trepidazione quanto accade a Taranto – spiega Marcucci – e per questo impegniamo il governo a fare tutto quanto in suo potere per salvare l’Ilva e garantire ambiente, salute e sviluppo nella città. Nel corso degli anni, lo Stato ha investito molte risorse sull’impianto siderurgico, per il sostegno ai lavoratori, per il risanamento del territorio. Basti pensare che solo il Contratto istituzionale di sviluppo per la città di Taranto prevede investimenti per oltre 1 miliardo di euro, mentre sia alla proprietà che ai commissari sono state concesse risorse a titolo di prestito o di garanzia per il risanamento ambientale per centinaia di milioni di euro. Non possiamo accettare che questa vicenda si chiuda così, sarebbe una sciagura per Taranto, la Puglia, l’Italia intera.


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