“Dobbiamo costruire una grande alleanza che parta dal pd e dal pse, che alle Europee colleghi in un progetto comune e in una autorevole candidatura alla presidenza della commissione le liste che vanno da Macron a Tsipras. Il Pd deve lavorare per questo obiettivo”. Cosi Gianni Pittella, a lungo capogruppo del Pse nel Parlamento europeo e ora capogruppo Pd al Senato della Repubblica in Commissione Politiche dell’Unione Europea, in una intervista pubblicata oggi da Il Dubbio.
Sul Partito democratico afferma: “Il Pd è come un pugile che ha subito un colpo tremendo sul ring e sta faticando a riprendersi. A volte insegue scorciatoie, altre volte, e questa è una critica che faccio anche a me stesso, consumiamo le giornate in guerre di tweet mentre serve presentare al Paese una proposta alternativa a quella gialloverde. Faccio un esempio. Il governo gialloverde proverà a fare una finta flat tax e una piccola elemosina ai giovani. Noi dovremmo proporre misure alternative come il finanziamento di infrastrutture materiali e immateriali e la loro manutenzione, soprattutto al Sud, dove è prioritario allungare l`Alta Velocità da Salerno a Reggio Calabria e fino in Sicilia, altrimenti non saremo mai la piattaforma logistica del Mediterraneo e le navi provenienti da Oriente preferiranno sbarcare i loro prodotti nei porti spagnoli e greci”.
In merito al Congresso Pd: “Si faccia ma con assunzione solenne di responsabilità a non trasformarlo in una guerra fratricida per acquisire posti di comando senza proporre idee ai cittadini. Altrimenti è meglio non farlo. Chiamiamo comunque i nostri iscritti e tutti gli italiani che lo vorranno a un grande referendum sulle proposte che il Pd vuole lanciare alle prossime elezioni europee per archiviare le politiche di austerità, per istituire il Ministero delle Finanze europeo, per lanciare gli eurobond, per creare un`indennità di disoccupazione europea, per tassare i giganti del web, per eleggere direttamente il Presidente della Commissione Europea. Apriamo una discussione su questi punti, facciamo le primarie delle idee più che la corsa per questo o quel candidato, e soprattutto concentriamoci nello smascherare il vuoto e le contraddizioni di chi oggi governa il Paese. Anche per questo è importante una grande partecipazione alla manifestazione a Roma del 30 settembre”.
Sulle prossime elezioni europee Pittella sostiene: “Noi possiamo e dobbiamo vincere contro i sovranisti perché il nazionalismo è un virus pericoloso. Mitterrand diceva: «Il nazionalismo è la guerra». Ma possiamo farlo a condizione di non proporre la difesa dogmatica di questa Europa. Loro vogliono distruggerla. Noi per salvarla dobbiamo profondamente cambiarla. Serve un`Europa che privilegi i bisogni e i diritti delle persone”.


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