MENTRE il Movimento 5 stelle dà segni di cedimento nella nostra città, il Pd pensa alle battaglie tra cosiddetti `ateniesi e spartani`. Tradotto: renziani e giovani turchi. E c`è già chi, stanco delle discussioni, ironizza con astuzia: «Tra Atene e Sparta… scelgo Mykonos», scrive il consigliere comunale del Pd Benedetto Zacchiroli. Ma le differenze di vedute ci sono eccome, soprattutto sul possibile accordo con il Pdl per fare nascere un nuovo Governo. Francesca Puglisi, neo-deputata, la pensa come Dario Franceschini.
Perché secondo lei si dovrebbe cercare l`appoggio del Pdl?
«Siccome non passa giorno in cui non si senta parlare di disoccupazione, cassa integrazione e licenziamenti, il Paese ha bisogno di un Governo. Ho condiviso il tentativo di crearne uno di cambiamento assieme a Grillo, ma non è possibile. E quindi bisogna cercare il dialogo con altre forze parlamentari».
 Il suo collega Andrea De Maria non accetta assolutamente questa ipotesi…
 «Tra il Governissimo e il voto subito ci sono anche vie di mezzo. Chi usa i paraocchi delle ideologie del secolo scorso sbaglia, perché non abbiamo creato il Pd per rimanere nei fortini da cui proveniamo». Però c`è chi sostiene che la `vostra gente` in Emilia Romagna non accetta l`idea di un Governo con il Pdl. Cosa ne pensa? «In vaste aree del Paese il Pd è in minoranza e non si possono rispettare gli elettori soltanto tra la `nostra gente`».
Quello che stupisce è che quando era Renzi a dire queste cose tutti l`hanno attaccato. Non è vero?
«La politica ha anche dei tempi. Lui lo ha detto mentre Bersani stava cercando un dialogo con il Movimento 5 stelle. E poi c`era una linea della direzione nazionale da rispettare».
 E ora quella linea non c`è più? E` sicura che l`accordo con il Pdl non vi porti a essere visti come i soliti politici che fanno i soliti accordi?
«In questo momento le angosce degli italiani esigono soluzioni. Nessuno è preoccupato della purezza dei nostri ideologismi; ci chiedono piuttosto soluzioni ai problemi».
E come fareste a governare assieme se, come sostenete, siete cosi diversi?
«E` questo il lavoro che devono fare i saggi: trovare pochi punti in comune su cui concordare una strategia. C`è una vasta platea del Pd che crede in un Governo di transizione».
 Le tensioni all`interno del partito però si fanno più forti. Lei pensa che si possa arrivare a qualche defezione?
 «Tra ateniesi e spartani esiste una vasta base del Pd. E spero proprio che non ci sia alcuna defezione».

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