‘Bene l’assenza di ex ministri, anche se pesano ancora le logiche politiche’
«Enrico Letta ha fatto un ottimo lavoro». Laura Puppato, una delle parlamentari democratiche ‘dissidenti’, è a Scampia per una visita alla Comunità delle Suore poverelle. E oggi sarà a Santa Maria a Vico per un convegno sull`ambiente.
Lei fa parte dei contrari al governissimo. Vista la squadra di Letta che cosa pensa?
«È stato colto il senso delle richieste che venivano da un folto gruppo di noi democratici. Abbiamo insistito perché si dimostrasse, anche in presenza delle larghe intese, che si può voltare pagina, presentando figure innovative e non divisive».
 La presenza di Alfano, vicepremier e ministro dell`Interno, è un ostacolo? Lei aveva manifestato nei giorni scorsi la sua difficoltà ad appoggiare un esecutivo in cui ci fossero il segretario del Pdl, ma anche Brunetta, Gelmini e Schifani.
«Lo sforzo compito da Letta è piuttosto buono e risponde alle richieste avanzate, tra cui anche quella di non inserire ex ministri. Il segnale di cambiamento c`è stato, non si ha l`idea che tutto cambia senza che in realtà nulla cambi. L`operazione che Letta ha messo in atto è certamente positiva».
Quali sono i punti di forza?
«Sono state soddisfatte alcune esigenze, relative soprattutto a ministeri chiave. Penso ad Anna Maria Cancellieri alla Giustizia, a Fabrizio Saccomanni all`Economia. Sono personalità che promuoveranno una immagine positiva del nostro Paese. E poi voglio ricordare il rapporto personale, di simpatia e di amicizia, che mi lega a Josefa Idem. Ci siamo trovate sullo stesso fronte – un fronte di dissenso -, quando il mio partito ha proposto Franco Marini al Quirinale. Sono sicura che con Josefa sia lo sport sia le pari opportunità faranno un salto di qualità».
Alta presenza di donne, pochissime riconferme, molti giovani. Ma al di là di questi aspetti, il Pd ha stretto un`alleanza con il Pdl, due partiti nemici acerrimi. Quali riforme pensa che siano veramente possibili?
 «E chiaro che non sarà facile reggere nel tempo, ma la partenza è buona. Personalmente avrei preferito un governo di scopo, ma un esecutivo doveva pur nascere. E se non altro è stato fatto uno sforzo per dare agli italiani l`idea che ora si andrà avanti con le riforme. Nonostante le difficoltà, le divergenze, le diverse idee politiche si dovrà fare una sintesi alta. Fatta la tara, rispetto ad alcune caselle che capiamo rientrino nelle logiche politiche, va detto che il risultato non è da respingere».
A quali caselle si riferisce?
 «Più che altro non riesco a capire bene le competenze. Perché Maurizio Lupi alle Infrastrutture, perché Nunzia De Girolamo all`Agricoltura? Ma ciononostante il mio giudizio sul lavoro fatto da Enrico Letta non cambia: resta buono».
Il neopremier ha convinto tutti i dissidenti del Pd?
«Non erano dissidenti a priori. Avevamo chiesto un cambiamento che rischiava di non esserci neanche nell`elenco di personalità scelte. E invece la squadra è stata rinnovata, così come promesso».

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