“Napolitano ha parlato al Paese: nelle sue parole commosse e commoventi si respira aria di santità laica degna di un uomo che ha dimostrato ancora una volta di amare l’Italia, la democrazia e le istituzioni a tal punto da sacrificare ancora anni importanti della sua vita”. Così la Senatrice Maria Spilabotte commenta il discorso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alle Camere dopo la sua storica rielezione. Prosegue Spilabotte: “Napolitano ha anche rivolto parole dure, affilate come fendenti, che colpiscono a morte le coscienze di chi ci ha governato negli ultimi 20 anni: omissioni, guasti, irresponsabilità, contrapposizioni, tatticismi, lentezza. E poi i propositi: rispondere ai giovani che si perdono, alle donne che vivono come inaccettabile la loro condizione di subalternità, agli imprenditori e ai lavoratori che compiono gesti disperati, al Mezzogiorno travolto nella spirale di arretramento e di impoverimento. Rispondere a quell’esigenza di cambiamento della politica e a quella necessità di riforme che siamo stati incapaci di portare a termine, che ha prodotto quel malessere che non può essere sanato dalla contrapposizione tra piazza e Parlamento. A questo ci ha chiamati il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel suo emozionante e veritiero discorso di fronte ai grandi elettori. Il cambiamento s’interpreta misurandosi con questi problemi e noi abbiamo la responsabilità di essere i migliori interpreti di questo richiamo e delle possibili soluzioni alle tante emergenze”.

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