“Enzo Tortora è stato un grande mattatore della TV, perseguitato dai giudici, braccato dai media. Era un uomo onesto, un galantuomo, stritolato da un meccanismo folle.
Ricordarlo a trent’anni dalla sua morte, vuol dire continuare a battersi contro il giustizialismo e dire ancora una volta grazie a Marco Pannella ed al Partito Radicale che fecero allora quella battaglia a viso aperto”.
Lo scrive sulla sua pagina Facebook il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci.
30 anni fa moriva #EnzoTortora. La sua storia, la sua enorme umanità, il suo dolore sono un ricordo che deve guidare l’azione quotidiana di ognuno di noi. Davanti alle macchine del fango e alle continue gogne mediatiche, va ricordato sempre che la democrazia è garantismo. pic.twitter.com/ANtKRfqd1T
— Valeria Valente (@ValeriaValente_) 18 maggio 2018
Trenta anni fa moriva Enzo #Tortora. Grande professionista della TV, ma anche vittima innocente di un assurdo linciaggio mediatico e giudiziario. Chi vuole DAVVERO difendere la giustizia, deve rifiutare il giustizialismo. Bisogna dirlo anche nell’Italia del 2018. Dirlo e ridirlo
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 18 maggio 2018
Ricordando oggi Enzo #Tortora diciamo no a giustizialismo mediatico e sì a #giustiziagiusta
— Vanna Iori (@vannaio) 18 maggio 2018