“Perché la ripartenza sia anche un’occasione di rinascita, un’opportunità per correggere quei limiti dell’economia e dell’organizzazione sociale che questa crisi straordinaria sta mettendo in evidenza, è assolutamente prioritario che la cabina di regia sia contaminata in modo virtuoso da un pensiero femminile e femminista. Non solo per una questione di parità e di giustizia sociale, ma per il futuro stesso dell’Italia. Facciano parte della cabina di regia anche esperte in politiche di genere, scienziate, donne ai vertici dell’impresa, dell’amministrazione e della politica. Ce ne sono tante e bravissime. Le donne siano protagoniste della ripartenza”. Lo scrive sull’Huffingtonpost la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione sul Femminicidio. Valente ricorda come “il lavoro delle donne, fuori e dentro casa, sta sorreggendo il sistema Italia. Sappiamo che le donne sono protagoniste della resistenza e lo saranno della ripresa. Lo sguardo peculiare che le donne hanno maturato sul mondo, costruendo un pensiero autonomo sui modelli di consumo e di sviluppo, è ciò che serve all’Italia per ripartire. Nel futuro del nostro Paese devono esserci più Ssn, recupero del digital divide, economia circolare, mobilità e turismo sostenibili, energia e produzioni pulite, meno burocrazia, attenzione alla qualità della vita e al benessere delle persone, solidarietà sociale, condivisione del lavoro di cura e riconoscimento del suo valore economico. Nuovi rapporti tra uomini e donne e tra generazioni, con l’ambiente e l’economia. Un’organizzazione sociale con al centro le persone e le famiglie di qualunque tipo, più investimenti sui saperi e sulle giovani generazioni. La società dovrà essere più resiliente. Il pensiero delle donne lo dice da tempo”.

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