‘La fiducia al governo è un atto solenne, il Pd si assumerà le sue responsabilità. I voti del Pdl sono necessari per formare un governo’
«Non credo che stavolta accadrà. La fiducia al governo è un atto solenne, sono sicuro che i gruppi Pd di Camera e Senato saranno compatti». Luigi Zanda, presidente dei senatori democratici a Palazzo Madama allontana i fantasmi che aleggiano sul partito dal giorno della bocciatura di Franco Marini al Quirinale.
Oggi sapremo se Enrico Letta scioglie la riserva sul suo incarico, dopo le consultazioni con i partiti. Un governo a guida Pd, ci riuscirà l`enfant prodige?
«La scelta del presidente Napolitano è stata una scelta molto saggia, nella quale c`è l`esperienza di un dirigente politico giovane che ha avuto ruoli di grande responsabilità di governo e di partito. Un uomo moderno, che crede nella democrazia, nello Stato di diritto e nella giustizia sociale. Ci sono tutti i presupposti affinché Enrico riesca a dare un governo solido al Paese».
E a tenere insieme il partito su una scelta, quella di un governo con il Pdl, che è stata sofferta ma che sul nome di Giuliano Amato lo sarebbe stata anche di più… «Mi fermerei alla definizione che ha dato Letta: un governo al servizio del Paese.
E a questo servizio al Paese il presidente della Repubblica ha chiamato tutte le forze politiche parlamentari. Un impegno che investe per primo il Partito democratico, che ha la maggiore forza in Parlamento, e subito dopo il Pdl, i cui voti sono necessari per la formazione di un governo. Napolitano lo ha ricordato bene nel suo discorso: in nessun Paese d`Europa esistono maggioranze monocolore. I governi si reggono sulle coalizioni».
Ma nel Pd il dibattito è sul profilo del governo. Chi lo vuole a bassa intensità politica e chi il contrario. Come dovrà essere?
 «Nella formazione di una maggioranza Luigi Zanda «La fiducia al governo è un atto solenne, il Pd si assumerà le sue responsabilità. I voti del Pdl sono necessari per formare un governo» che sostiene un governo di servizio i partiti non perdono la propria identità. Il Pd vuole mantenere integra la propria posizione politica e il suo voto di fiducia parte da una motivazione fondante: voler far uscire al più presto l`Italia da un`emergenza gravissima che, prima ancora che economica e finanziaria, è sociale. Parliamo di sacche di povertà vastissime, di giovani che non vedono prospettive. Penso anche che il Pdl, nostro avversario in Parlamento, resti lo stesso di ieri, esattamente come noi».
Il Pdl in queste ore vi sta chiedendo un governo politico, senza vie di fuga.
«Intanto diciamo che tutti i governi, una volta ricevuta la fiducia in Parlamento sono politici, come lo è stato l`esecutivo Monti, seppur composto da ministri tecnici. Per quel che riguarda le aspettative del Pdl non me la sento di commentare indiscrezioni di corridoio. Esiste una ma- lattia parlamentare che è quella di far politica sulla base di spifferate di corridoio… La situazione è troppo seria per dar retta a questo chiacchiericcio».
Nel Pd nessuna indiscrezione ma mal di pancia dichiarati. Lei se la sente di garantire per i gruppi parlamentari, soprattutto dopo il voto sul presidente della Repubblica?
«Sento di poter affermare la lealtà dei gruppi parlamentari. Nelle loro assemblee hanno ed avranno il dovere di esprimere le loro opinioni a favore o contro le iniziative loro proposte, ma dovranno attenersi alle indicazioni della maggioranza dei loro colleghi. Il voto di fiducia è un voto solenne, che ciascun parlamentare deve indicare a voce alta e non penso ci saranno voti difformi ai deliberata dei gruppi». Riuscirete a far capire al vostro elettorato la scelta che avete compiuto e che rompe un tabù ventennale?
«Credo che negli ultimi tempi ci sia stato un deficit di informazione che ora dobbiamo colmare. Mi accorgo che quando le questioni vengono ben illustrate la nostra gente capisce, anche le decisioni più difficili. Se un elettore non comprende la responsabilità è sempre di chi non è stato bravo a spiegare le cose».
Sel, che era il vostro alleato alle elezioni annuncia che farà opposizione al governo Letta.
«Mi dispiace molto».
Tutto qui?
«Tutto qui».
Zanda un altro passaggio delicato sarà l`Assemblea del 4 maggio. Teme per la tenuta della ditta?
«Non credo affatto. Ci sarà un dibattito aperto e si avvierà la fase congressuale. Ma vorrei ringraziare il segretario, Pier Luigi Bersani, per tutto quello che ha fatto per il partito e per tentare di formare un governo. Le sue dimissioni sono state un altro suo atto di generosità verso il Pd».

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