Nicola Zingaretti con il suo intervento alla chiusura della Festa Nazionale dell’Unità di Ravenna ha fissato i punti della nuova stagione politica che sta vivendo il Paese: “Adesso in Italia si cambia tutto, dietro di noi c’è una stagione che l’Italia sta pagando, anche in termini di credibilità internazionale. Domani in Parlamento si chiude una stagione politica e nasce un nuovo governo, per dire basta a questo imbarbarimento. Apriamo la stagione della speranza che guarda al futuro. Con la nascita di questo governo non c’è nessun tradimento del voto popolare: il governo gialloverde è nato da un’alleanza tra il primo e il terzo partito, questo nasce tra il primo e il secondo. Al presidente Conte e agli alleati chiediamo lealtà e riconoscimento delle ragioni di tutti. Perché tra nemici non si governa per amore dell’Italia. Dobbiamo cambiare passo tutti insieme. Mettiamo di nuovo al centro le persone“.

Zingaretti ha richiamato inoltre all’unità del partito e alla lealtà nel governo, “Nella politica, e in particolare nel Pd, ha prevalso la ragione, abbiamo combattuto tutti uniti, tutti per lo stesso obiettivo. Il Pd, in uno dei momenti più drammatici della nostra storia, ha vinto perché affrontato questo tornante con l’unità, finalmente nel Pd si è affermato il primato del ‘noi’ ed è stata sconfitta l’ossessione dell’io“. Rispetto agli alleati di governo, ha scandito con chiarezza: “Ai nuovi alleati chiediamo lealtà, chiediamo riconoscimento delle posizioni di tutti. Al presidente Conte chiediamo lealtà: saremo leali e dobbiamo sempre essere tutti convinti che tra nemici non si governa per il bene dell’Italia. E quindi dobbiamo cambiare passo. Insieme abbiamo rifiutato un contratto tra programmi separati e per questo oggi il premier lavora su una piattaforma discussa e condivisa da tutti. Possiamo farcela, i primi segnali già ci sono”.
L’Ue e il mondo ci guardavano con sospetto, tutto sembrava ipotecato, oggi l’Italia torna ed essere protagonista della nuova Europa, si riaprono i margini per manovre piu’ espansive e saremo rappresentati non da leghista o un nazionalista ma da Paolo Gentiloni, garanzia per il futuro dell’Europa“, ha aggiunto.