“Difendere l’ambiente, tutelando lavoro ed economia di una realtà che vive di mare, è possibile”.
Ne è convinto il senatore del Partito democratico Raffaele Ranucci che con il collega Roberto Ruta ha presentato un’interrogazione parlamentare in merito al tratto di mare che costeggia le isole Eolie dove una colonia di delfini mette a rischio il lavoro dei pescatori locali.
“Non si tratta di dover scegliere tra pescatori o cetacei – evidenzia il senatore Ranucci – ma di adoperarsi per individuare interventi che permettano di contenere il danno ambientale ed economico generato dal riscaldamento delle acque e fenomeni come la presenza dei delfini sotto costa”.
Nell’interrogazione viene evidenziato come, ogni notte, i pescatori delle Eolie si trovano costretti a contendersi il pesce con i gruppi di cetacei che circondano le imbarcazioni, danneggiano le reti e si nutrono del pesce.
I parlamentari, raccogliendo l’allarme dei pescatori, fanno presente che ad essere penalizzata da questa situazione sono soprattutto le piccole imbarcazioni al massimo di 5 metri, la maggioranza in queste zone, che non superano le 12 miglia di distanza tra Lipari e Salina.
Nell’interrogazione viene anche richiamato il danno economico per gli operatori della pesca che hanno visto il fatturato ridursi del 70% con gravi conseguenze per le famiglie che vivono grazie ai proventi di questo pescato.
Proprio in considerazione dell’importanza della pesca per la maggior parte degli abitanti delle isole Eolie, una delle poche se non l’unica fonte di sostentamento per il bilancio familiare, pur nel rispetto dei progetti che si propongono di studiare e proteggere delfini e tartarughe marine, i senatori chiedono ai ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare di sapere “quali provvedimenti intendano adottare al fine di sostenere, anche attraverso finanziamenti mirati, l’attività della pesca nell’Arcipelago delle isole Eolie in particolare alla luce dei danni e dei fenomeni generati dal riscaldamento delle acque”.
Attraverso l’interrogazione si chiede, inoltre, di istituire, qualora non fosse già previsto, un tavolo di concertazione “per individuare in tempi rapidi le soluzioni adottabili per coniugare il rispetto dell’ambiente e della fauna marina con le esigenze lavorative e reddituali dei pescatori” concludono Ranucci e Ruta.


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