“La verifica dell’accordo tra Acciai Speciali Terni, Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Umbria e Organizzazioni sindacali, previsto per il prossimo 22 marzo, è un’occasione di confronto fondamentale sulle risposte a questioni decisive per il futuro del sito siderurgico ternano, ancor più all’indomani dell’annunciata sostituzione dell’amministratore delegato di AST. Cosa ci dobbiamo aspettare da questa scelta? Quale sarà il piano industriale che vincolerà il mandato del nuovo AD? Questi mi sembrano i nodi salienti, oltre all’accertamento puntuale di quanto sottoscritto nel dicembre 2014”. Così Gianluca Rossi, Senatore del Partito Democratico, interviene sull’ appuntamento ministeriale previsto per il 22 marzo al MISE ed incardinato sull’accordo siglato tra Thyssen e Ministero dello Sviluppo Economico, oggetto di una lunga e delicata contrattazione.
Rossi chiarisce: “Vanno pretese risposte a due questioni decisive. La prima: quali saranno le scelte di Thyssen, rispetto al mantenimento del proprio ruolo nel settore della produzione di acciai speciali nel medio-lungo tempo; e la seconda che ne discende: quali saranno le scelte rispetto al sito di Terni in termini di volumi di produzione, investimenti ed eventuale vendita del sito produttivo ternano. Tutto questo – aggiunge il Senatore – alla luce del quadro europeo e mondiale, che deve fare i conti con il tema della sovracapacità produttiva cinese nel settore siderurgico pari a 350 milioni di tonnellate, ovvero il consumo europeo di due anni”.

“Mi auguro – conclude il parlamentare ternano – che siano questi i nodi che anche il tavolo convocato per il 16 marzo dalla Regione vorrà affrontare e porre unitariamente, d’intesa con il governo nazionale, alla multinazionale tedesca”.


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