La decisione del CONI di ufficializzare la candidatura “Milano-Cortina” per le Olimpiadi invernali del 2026 rappresenta la plastica dimostrazione del ruolo residuale destinato dalla maggioranza giallo-verde al futuro del Piemonte e di Torino. La responsabilità di questa situazione è prima di tutto della Sindaca Appendino che non ha saputo rappresentare a livello nazionale le istanze del suo territorio, ma anche della Lega che come sempre ha preferito tutelare gli interessi dell’asse lombardo-veneto. È tempo che si avvii la costruzione di una grande “alleanza per il Piemonte” per evitare che questo governo cancelli con un tratto di penna anni di lavoro e per riportare al centro dell’agenda politica il futuro del Piemonte e del nordovest.
Il Piemonte ha bisogno della prospettiva di sviluppo proposta da Sergio Chiamparino, non della decrescita infelice di Chiara Appendino.


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