Il senatore Scalia ai ministri dell’Economia e delle finanze e dello Sviluppo Economico chiede chiarimenti su soluzioni alternative ‘Quali soluzioni alternative di approvvigionamento di gas intende predisporre il Governo italiano nel caso di una escalation della crisi ucraina che comporti un eventuale interruzione di fornitura di energia, soprattutto nel lungo periodo’. E’ uno dei quesiti posti dal senatore del Partito Democratico Francesco Scalia attraverso un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Economia e delle finanze e dello Sviluppo Economico. ‘E’ evidente che la crisi in Ucraina renda il nostro Paese particolarmente vulnerabile sotto il profilo energetico – sottolinea il senatore Scalia – e ponga in evidenza quanto sia necessario, e non più rinviabile per l’Italia investire sulle infrastrutture interne, come i rigassificatori, per far sì che il nostro Paese possa davvero diventare un hub europeo del gas’. ‘Considerato che l’Unione europea non ha ancora una politica energetica e infrastrutturale comune – conclude l’esponente pd – che consentirebbe agli Stati membri una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti, un più forte potere contrattuale nei confronti dei fornitori e, nel caso del mercato del gas, permetterebbe di puntare sul più economico shale gas chiedo al Governo se, in occasione del semestre di presidenza italiana dell’Unione europea, intenda porre il tema della necessità di una politica energetica comune tra i Paesi membri’.

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