‘Il Ministero ha impresso una forte accelerazione all’impiego dello strumento di programmazione negoziata, tanto da aver quasi esaurito le risorse attualmente disponibili per la relativa copertura finanziaria. Questo chiedevo con l’interrogazione e per questo sono rimasto soddisfatto della risposta.’ Lo dichiara il senatore del Partito Democratico, Francesco Scalia, a margine della Commissione Industria del Senato dove è stata data risposta, da parte del sottosegretario allo Sviluppo Economico, Simona Viccari, alla sua interrogazione sui Contratti di Sviluppo. L’atto di sindacato ispettivo, si ricorderà, nacque alcuni mesi fa in riferimento ai ritardi che si andavano accumulando sulla esecuzione del ‘Contratto di Sviluppo’ Frosinone-Anagni-Fiuggi e si estese ad un’analisi complessiva dello strumento, anche sulla scorta di una relazione della Corte dei Conti molto critica sulle procedure di accesso e di valutazione delle richieste di finanziamento. ‘ I contratti di sviluppo- continua Scalia- nascono con il dichiarato fine di favorire l’attrazione degli investimenti e la realizzazione di progetti di sviluppo di impresa rilevanti per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese. Con particolare riferimento alle aree del Mezzogiorno. La frammentaria tempistica con cui sono state rese disponibili le risorse finanziarie e la loro eterogeneità dal punto di vista della provenienza (nazionali, comunitarie e regionali) e del possibile utilizzo (geografico e settoriale), oltre la lentezza e la complessità delle procedure di accesso, criticità evidenziate con la mia interrogazione, hanno comportato confusione nelle imprese e nei territori interessati. Da questo punto di vista, per un certo periodo un caso di scuola è stato il contratto di Sviluppo di Frosinone-Anagni. Poi, fortunatamente, evoluto positivamente. Infatti, nell’ultimo periodo il Ministero, come ha ricordato il sottosegretario Vicari, ha prodotto importanti novità apportando alcuni correttivi che hanno consentito di evitare l’accumulo di domande di agevolazione sospese per carenza di risorse finanziarie, hanno velocizzato le procedure di accesso e assegnato tempi certi e più ridotti a InvItalia, quale soggetto gestore, per lo svolgimento delle attività di valutazione e erogazione delle risorse. Credo molto- conclude Scalia- negli strumenti di programmazione negoziata, come formula moderna per mettere insieme risorse pubbliche, impegno privato e territori su progetti di qualità. Per questo ritengo indispensabile un costante monitoraggio e aggiornamento degli strumenti a disposizione. L’interrogazione andava esattamente in questa direzione e penso di poter dire che ha contribuito a sortire l’avvio di importanti novità.’

Ne Parlano