“Quello che sta succedendo a Palermo è grave e conferma tutte le nostre preoccupazioni sulla condizione del partito. Continuiamo ad evidenziare, poi, come la scarsa partecipazione al Congresso sia sintomatica di un allontanamento del nostro popolo, estraneo ad un confronto sempre più simile ad una conta per la leadership che ad una discussione su idee e programmi per il Paese. Andrea Orlando si è candidato alla segreteria proprio per rispondere all’esigenza di dare al nostro partito un’ identità ed un profilo nitidi e riconoscibili, oltre che una struttura forte e partecipata. Quello che avviene a Palermo, con la decisione di non presentare nemmeno il nostro simbolo, testimonia una deriva pericolosa, per cui ci si preoccupa più della gestione del potere che del profilo che dovrebbe avere un partito come il Pd, cardine di un centrosinistra allargato. Non è inventandosi alleanze trasversali con forze estranee al centrosinistra che si risponde alla crisi di partecipazione e alle difficoltà che da tempo vive la nostra comunità”. Lo affermano in una nota i senatori del Pd Camilla Fabbri, Valeria Cardinali, Rosaria Capacchione, Salvatore Tomaselli, Stefano Vaccari, Daniele Borioli.


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