Biografia

Sono nato a Roma nel 1959 e sono sposato con Angelia Goio, insegnante di tedesco al liceo. Abitiamo a Trento e abbiamo sette figli. Sono laureato in filosofia e giornalista professionista. Negli anni dell’Università (1979-1983) sono stato presidente nazionale della Fuci, poi per sei anni vicepresidente del Meic (1985-1989), e per tutti gli anni ’80 ho fatto parte della presidenza dell’Azione cattolica. Dopo il servizio civile, ho lavorato alla Cisl con Pierre Carniti e poi con Mario Colombo. Dal 1989, ho lavorato alla Provincia autonoma di Trento. In particolare, ho fondato e diretto “Didascalie”, la rivista della scuola trentina. Sono stato tra i promotori del referendum Segni per la riforma elettorale e tra i fondatori dei Cristiano sociali, presenza collettiva di cristiani nello schieramento “progressista”. Nel 1999 sono stato chiamato nella segreteria nazionale dei DS da Walter Veltroni. Nel 2001 sono stato eletto senatore, conquistando all’Ulivo il difficile collegio di Pistoia. Nel 2006 sono stato rieletto nel collegio uninominale di Trento, in rappresentanza dell’Unione di centrosinistra e della Svp. Nel 2008 sono stato candidato come capolista del PD nelle Marche ed eletto senatore per la terza volta. L’esperienza di senatore Durante la XIV legislatura (2001-2006) in Senato mi sono impegnato nell’opposizione al governo Berlusconi. Per la prima metà della legislatura sono stato capogruppo dei Ds-l’Ulivo in commissione sanità, ove mi sono occupato di bioetica e in particolare della legge sulla procreazione assistita. Da relatore di minoranza, ho cercato di promuovere l’incontro tra laici e cattolici. Su questa stessa linea, insieme a Giuliano Amato, abbiamo avanzato una proposta di legge che evitasse il referendum e che è diventata punto di riferimento per una posizione condivisa tra laici e cattolici. Nella seconda metà della legislatura, sono stato capogruppo in commissione esteri e ho guidato l’opposizione in Senato su temi di primo piano come la guerra in Iraq o il taglio dei fondi ai paesi in via di sviluppo. Ho anche preso parte attivamente al dibattito sulla riforma della Costituzione, avanzando proposte alternative a quelle della maggioranza. Nella XV (2006-2008)legislatura ho sostenuto il difficile cammino del Governo Prodi, che ha prodotto risultati importanti per il Paese, ma è stato minato da una maggioranza divisa e rissosa, fino a cadere dopo meno di due anni di lavoro. Sono stato vicepresidente della Commissione Esteri del Senato e relatore di numerosi provvedimenti, a cominciare dalle missioni di pace italiane all’estero e soprattutto alla riforma della cooperazione allo sviluppo: l’interruzione anticipata della legislatura ha impedito l’approvazione definitiva della riforma, ma in Commissione è stata raggiunta un’intesa su un testo-base che potrà risultare utile in futuro. Nella XVI legislatura sono membro della Commissione Esteri del Senato. Per il Partito Democratico Ho sempre lavorato per l’unità dei riformisti e per la prospettiva del Partito democratico. Sono stato, tra l’altro, tra gli estensori del Manifesto per il Partito democratico. Ho aderito con entusiasmo alla “nuova stagione” proposta da Veltroni con la sua candidatura a segretario del PD. Sono stato eletto nell’Assemblea costituente del PD nel collegio delle Valli di Non, di Sole e Giudicarie (in Trentino) e poi nella Direzione nazionale del partito. Veltroni mi ha nominato nell’esecutivo affidandomi la responsabilità dell’area economica. In quella veste, ho lavorato a costruire un rapporto forte tra il PD e le categorie economiche e ho collaborato con Enrico Morando alla elaborazione del programma elettorale del 2008. Dopo le elezioni sono stato nominato da Veltroni responsabile dell’Area Studi, Ricerca e Formazione e del membro coordinamento politico nazionale. Ho promosso iniziative formative come la scuola di Cortona (2008 e 2009), quella di Amalfi (2009) e quella itinerante del “treno per l’Europa” (2009), che hanno interessato, coinvolto e appassionato migliaia di giovani. Dopo le dimissioni di Veltroni (2009) ho sostenuto la candidatura a segretario nazionale di Dario Franceschini, anche candidandomi alla segreteria del PD trentino, ma non ho raggiunto la maggioranza dei consensi e, sulla base di un accordo politico in seno all’Assemblea provinciale, ho sostenuto l’elezione a segretario provinciale di Michele Nicoletti e sono stato eletto Presidente del PD del Trentino. Sono stato rieletto nella Direzione nazionale del partito. Sono stato tra gli estensori e promotori del documento “Un PD grande e aperto, per cambiare l’Italia” assieme, tra gli altri, a Veltroni, Fioroni e Gentiloni.