“A pochi giorni dall’esito vincente della class action dei pendolari contro gli aumenti tariffari impropri dei servizi ferroviari interregionali, il nuovo Regolamento europeo sui diritti e doveri dei passeggeri allarga ulteriormente il campo delle tutele”.
E’ quanto afferma il senatore del Partito democratico Daniele Borioli, componente della Commissione Lavori pubblici e trasporti a Palazzo Madama.
“Oltre a ciò che la proposta di Regolamento già prevede a favore dell’utenza – sottolinea il senatore pd – il relatore sul parere in Commissione, Margiotta, ha accolto alcune mie proposte, che è auspicabile possano trovare spazio nel provvedimento definitivo licenziato oggi al Senato. La prima riguarda l’esigenza di dare certezza e omogeneità su tutto il territorio nazionale agli utenti sei servizi regionali e locali, quanto al diritto agli indennizzi in caso di ritardo e disservizi: superando così le difformità di trattamento tra regione e regione a parità di disagio subito. La seconda precisa l’inclusione dei servizi automobilistici sostitutivi nel quadro di tutte le fattispecie contemplate per i servizi ferroviari, in particolare per quanto attiene il riconoscimento e il calcolo dei ritardi ai fini dall’indennizzo. La terza, prendendo le mosse dalla recente class action, indica l’esigenza di prevedere automatismi risarcitori all’utenza nel caso di accertati errori nel calcolo degli incrementi tariffari. La quarta pone in capo a un soggetto terzo, per competenza, il riconoscimento delle cause di forza maggiore, meteorologiche o calamitose, che possono giustificare l’esenzione delle aziende di trasporto ferroviario dagli indennizzi all’utenza”.
“La quinta, infine, mira a tutelare gli utenti da una prassi talvolta adottata dalle aziende – conclude Borioli – che al fine di aggirare il pagamento di penali e indennizzi, aumentano i tempi di percorrenza sulla medesima tratta, tra una programmazione e quella successiva, senza giustificato motivo. Su diversi di questi punti, si chiama in causa nel parere la funzione regolatori dell’Autorità dei trasporti”.


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