«Io privilegiato? Voi gior­nalisti dovreste approfondire. La verità è opposta: sono finito nel­la gogna mediatica perché non ho fatto il furbetto». E’ torrenzia­le Vincenzo Cuomo, da ieri ex se­natore (con pensione di 1.000 eu­ro al mese che prenderà fra 12 anni), e oggi “solo” sindaco Pd di Portici (Na).
Che vuol dire “non ho fatto il furbetto”?
«Potevo dare le dimissioni. Da prassi, il Senato le avrebbe re­spinte. Invece ho seguito le pro­cedure del regolamento».
Ma ha lasciato solo tre giorni dopo il termine per ottenere il vitalizio.
«Eh no. La mia è una pensione perché l’avrò a 65 anni e non un vitalizio che scatta quando si la­scia una carica».
Avrà una bella pensione.
«Calcolata sui contributi versati, come per tutti. Se me ne fossi an­dato prima, avrei perso anche i contributi pagati da me».
Resta una pensione elevata.
«Perché parametrata allo stipen­dio da parlamentare. Ma invece di perderli, quei contributi, ne gi­ro una parte ai giovani di Porti­ci».
E come?
«Ho versato ieri, e lo ripeterò ogni anno finché campo, 5.000 euro per una borsa di studio».
Una mossa populista?
«Ma che dice? Qui a Portici il po­pulismo è stato sconfitto. Sa per­ché il senatore 5Stelle di Portici, Sergio Puglia, mi ha fatto la guer­ra? Perché alle comunali loro hanno preso il 10 e io il 70%».


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