“Il Ministro grillino Fraccaro, trentino, ha chiesto di bloccare i lavori del tunnel del Brennero. Un’opera fondamentale voluta e anche finanziata in parte dall’Europa per superare la barriera delle Alpi e spostare le merci dalla gomma alla rotaia, considerato anche il contingentamento del traffico camion in Tirolo”. Lo denuncia il senatore del Pd Vincenzo D’Arienzo.
“Se questo avvenisse – aggiunge – dopo il blocco della AC/AV Brescia-Verona, è più che concreto l’azzeramento di tutte le nostre prospettive di crescita, tipiche di un territorio che per la posizione geografica usufruirebbe tantissimo dei benefici che la logistica comporterebbe. Adesso capisco anche il perché il grillino Toninelli non rinnova la concessione della tratta autostradale A22 Brennero-Modena – gestita da Autostrada del Brennero S.p.A. – che è scaduta il 30 aprile 2014, nonostante tutti gli atti siano a posto”.
“Infatti – spiega – il rinnovo comporterà che Autobrennero dovrà versare 1.620 milioni di euro di finanziamento del corridoio ferroviario del Brennero, distinti in 550 milioni già accantonati negli anni (come stabilito dall’allora Presidente del Consiglio Prodi) per costruire il tunnel e 1.070 milioni per contribuzioni al Fondo Ferrovia per la realizzazione dell’alta capacità tra Verona e l’Austria in quote pari a Euro 34,5 milioni/anno, a partire dall’anno 2015 compreso, fino al termine della concessione trentennale. In pratica, bloccare tutto è l’unica politica che i grillini sanno fare”.
“Sono preoccupato per le perdite di tempo che rallentano i progetti su Verona – prosegue – Quel blocco avrà ricadute sul Quadrante Europa e sulle nostre prospettive di sviluppo. Anziché favorire il trasporto merci su modalità alternative a quella stradale e, quindi, la promozione del trasporto ferroviario, il Governo agisce al contrario”.
“La Lega finora solo ha mentito – conlude D’Arienzo – Infatti, aveva garantito che la Tav non sarebbe stata bloccata ed invece nel DEF l’hanno fatto. Adesso, sul tunnel diranno la stessa cosa. Che orrore quella politica leghista delle menzogne. Credo proprio che Salvini e Zaia condividano le scelte grilline, quindi, fidarsi di loro è un’inutile perdita di tempo. Per il potere hanno già chinato la testa”.


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