“L’Europa che ci piace, che lavora anche attraverso le reti di comunicazione a costruire una vera sensibilità europea, e non solo l’Europa dell’austerità, ha tra i propri obiettivi il trasferimento modale, ovvero quello di togliere camion dalle strade per farli viaggiare su ferrovie. il 40% dei costi della nuova linea Tav Torino – Lione sono coperti da fondi europei. Questo è uno degli elementi che ci fa capire l’importanza dell’opera”.
E’ quanto affermato dal senatore del Partito democratico Stefano Esposito intervenendo in aula in dichiarazione di voto sul ddl di ratifica ed esecuzione dell’Accordo Italia-Francia per l’avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Tav Torino-Lione.
“Questa è una strategia che riguarda anche gli impegni europei per la riduzione dei gas serra – ha sottolineato l’esponente pd – l’obiettivo che ci si pone con la realizzazione dell’opera è di togliere un milione di mezzi pesanti dalle strade italiane e francesi. Purtroppo la storica arteria viaria esistente, voluta da Cavour, su cui tanto si è discusso, un tunnel ferroviario che ha dato la possibilità di sviluppare gli scambi economici e le relazioni sociali e culturali con la Francia, è del 1871. Con tutti gli sforzi e gli ammodernamenti possibili non poteva svolgere la funzione di togliere i camion dalla strada per metterli su rotaie. L’interscambio che invece è previsto con la realizzazione della Lione – Torino vale 130 miliardi. Il tutto senza rischio di infiltrazioni, soprattutto grazie alla relativa normativa di riferimento, individuata in quella italiana. Un successo per il nostro Paese”.
“Questo trattato segna una giornata storica dopo anni di sterili discussioni e polemiche” ha concluso Esposito.


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