“Come il reddito di cittadinanza non ha abolito la povertà e quota 100 non ha prodotto nuove assunzioni, così lo sblocca cantieri non sbloccherà alcuna opera, non servirà a combattere la corruzione né a incentivare le nostre imprese a innovare. Avrà invece come unica conseguenza quella di ridurre le regole sulla trasparenza e la sicurezza di lavoratrici e lavoratori” lo dichiara la senatrice Pd e capogruppo in commissione diritti umani Valeria Fedeli.
“Con il via libera a questo decreto, il governo si sta mostrando più interessato a salvare se stesso che a fare i reali interessi del Paese e della nostra economia. Al punto da aver confezionato vere e proprie fakenews pur di legittimare una scelta sbagliata. Non è certo infatti per via del codice degli appalti, che lo sblocca cantieri sostituisce interamente, che sono bloccate la Tav e altre 48 opere in Italia per un valore totale di 50 miliardi di euro. Anzi i dati dimostrano che grazie al codice ancora nei primi mesi di quest’anno gli appalti pubblici sono aumentati del 20%. Se le opere sono ferme la colpa è della conflittualità interna al governo. Un governo incerto sulle scelte da assumere e che quando si decide sbaglia. Come in questo caso. Deregolamentare non significa accelerare. Ma anzi rischia di far allungare i tempi e di ridurre tutele, garanzie e certezze. A danno dell’intero sistema economico del nostro Paese”.


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