“La qualità della nostra azione civile e politica non può che passare dal rispetto di tutti gli esseri umani ‘liberi e eguali in dignità e diritti’ come indicato dall’articolo 1 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo ma anche dall’articolo 3 della nostra Costituzione che stabilisce che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” lo dichiara la senatrice Pd, capogruppo in commissione diritti umani, Valeria Fedeli “Si tratta di principi che precedono gli stessi ordinamenti statali e che, a livello globale, ci richiamano a un obbligo che interpella ogni comunità e la coscienza di ciascuno.
Anche in queste settimane, davanti a casi di gravi violazioni dei diritti e delle libertà delle persone, si è aperto un dibattito surreale sul posizionamento dell’Italia. Lo ribadisco: sui diritti umani fondamentali un Paese democratico come l’Italia non resta neutrale.
Forme di schiavitù, torture, persecuzioni e discriminazioni sono diffuse in troppe parti del mondo. Il diritto inalienabile alla salute e alla sicurezza è messo a repentaglio da guerre e cambiamento climatico. E’ nostro compito promuovere in ogni sede, nazionale e internazionale, azioni concrete per rafforzare e diffondere la cultura del rispetto dei principi fondamentali della Dichiarazione del 1948 troppo spesso e troppo diffusamente ancora disattesi, superare le discriminazioni, ogni forma di violenza, favorire ovunque integrazione, inclusione, libertà, parità, democrazia, valorizzazione e rispetto delle differenze per una convivenza civile e democratica”.


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