“Nel governo e nella maggioranza c’è chi in questi giorni sta festeggiando lo smantellamento della legge 107.
Ma più che la ‘Buona Scuola’ ciò che si sta provando davvero a smantellare è la scuola, ossia la principale infrastruttura immateriale per la crescita e lo sviluppo di tutto il Paese” lo dichiara la senatrice Pd e capogruppo in commissione diritti umani Valeria Fedeli.
“Dimezzare l’alternanza scuola lavoro, ridurre tempi, contenuti e implementazioni formative previste dal FiT significa svalorizzare la professionalità fondamentale dei docenti per dare alle studentesse e agli studenti la qualità formativa migliore possibile in relazione alle migliori esperienze europee. Anziché andare ulteriormente verso una scelta politica decisiva di armonizzazione dei percorsi di istruzione e formazione europei, si torna indietro verso una ristretta e povera visione del futuro dell’Italia. Anziché investire su una società e una economia della conoscenza, unica in grado di offrire conoscenze e competenze per una crescita sostenibile come indicato dall’agenda 2030 dell’Onu, si torna a fare cassa tagliando sul futuro delle giovani generazioni e quindi di tutti gli italiani.
La ‘Buona Scuola’, che ha consentito di rimettere al centro l’istruzione come principale investimento per tutto il Paese e di restituire dignità alla professione dei docenti, oggi è oggetto non di critiche ma di vere e proprie mistificazioni. Il tutto per giustificare il disinvestimento sia economico che qualitativo che innovativo che si sta operando. Un disinvestimento che è il più grave e pesante che si possa compiere perché compromette non solo la vita e il futuro delle nuove generazioni ma la capacità dell’Italia di saper affrontare le sfide in un mondo che cambia e di sfruttarne le opportunità”.