“L’uscita dal PD di Matteo è una scelta che non condivido, che mi pare indebolisca il fronte democratico di chi vuole costruire l’alternativa al sovranismo populista” lo scrive la senatrice Pd Valeria Fedeli in un articolo pubblicato oggi su Huffington Post. “Non si tratta infatti dell’uscita di una persona – prosegue – ma di una parte politica riformista importante per il Partito Democratico (…) Siccome sono una riformista e il Pd nasce per essere un partito del sì, delle riforme, dell’innovazione, del cambiamento e per fare questo serve un campo largo – scrive ancora la senatrice – penso che l’uscita di una parte forte riformista indebolisca la battaglia politica riformista del Pd, che voglio rimanga plurale e contendibile. Se le motivazioni di chi lascia sono quelle che sto leggendo in queste ore, con tutto il rispetto che ovviamente è dovuto alle opinioni di ciascuna e ciascuno, mi permetto di dire che le considero quantomeno deboli. La vocazione riformista, liberale, innovatrice è infatti la stessa su cui è fondato il Partito Democratico e che ha permesso ai governi guidati dal Pd, a cominciare proprio da quello con Matteo Renzi presidente del Consiglio e segretario, di realizzare quelle riforme che, guardando alla storia repubblicana di questo Paese, lo hanno caratterizzato come il più riformista e sociale di sempre. Ed ecco perché credo che solo continuando a lavorare all’interno che avremo più possibilità di trovare soluzioni e innovazioni per governare cambiamenti e futuro”.


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