“C’è bisogno di più crescita, di politiche fiscali e di investimento da associare a quella monetaria che da sola non ce la fa a mantenere e a rilanciare la crescita in Europa”.
Così il senatore del Partito democratico Paolo Guerrieri intervenendo alla conferenza organizzata dalla Foundation for European progressive studies in collaborazione con le Fondazioni EYU, Robert Krieps, Fes, Italianieuropei, Jean Jaurès, Pablo Iglesias e Táncsics Mihály Alapítvány e i Gruppi parlamentari del PD di Camera e Senato in occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma.
“Va però scongiurata una crescita intesa solo in termini quantitativi – sottolinea Guerrieri – che da sola non basta e finora ha premiato pochi e lasciato indietro tanti, creando malcontento nei cittadini. Dobbiamo puntare su una maggiore inclusione, con politiche sociali che aiutino a diffondere i risultati e le risorse in più che si creano. A livello macroeconomico la politica fiscale europea non può essere solo la somma di tante politiche nazionali. C’è bisogno di una strategia europea complessiva che porti verso una diversa Europa. Per questo anche di più solidarietà tra i paesi dell’Unione europea. Tornare all’Europa delle nazioni sarebbe un’illusione devastante e si perderebbe di ‘sovranità’. Bisogna costruire e adottare strumenti comuni, come la capacità di investimento europea. Questa solidarietà non va a vantaggio solo di alcuni paesi ma è nell’interesse generale. E’ dunque giusto chiederla a fronte di garanzie di affidamento a livello dei singoli paesi”. 
“In ultimo le politiche di solidarietà e equità non sono politiche da sviluppare a latere – conclude Guerrieri – ma insieme a quelle macroeconomiche per una maggiore crescita. L’unica strada per un rilancio dell’Europa che sia sostenibile”.


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