Avevano detto: uscire dall’Europa con un referendum sarà una passeggiata. E la Brexit si dimostra un tunnel senza fine: la figuraccia che gli inglesi stanno facendo è incredibile ma ancora più grave è il danno economico che Londra patirà nei prossimi anni. Il tempo è galantuomo

Avevano detto: il 2019 sarà un anno bellissimo! Nel mentre il Governo litiga tutti i giorni, adesso sulla Tav. L’unico obiettivo di Salvini e Di Maio sono le elezioni europee, non lo sviluppo del Paese. E intanto: recessione. L’Italia è in crisi per colpa loro e nei prossimi mesi dovranno aumentare le tasse: qualcuno inizierà a dire che con noi era diverso. Il tempo è galantuomo

Avevano detto: firmare l’accordo di Parigi sull’ambiente è un errore, la battaglia contro la plastica è una fissazione di Renzi, le unità di missione sul dissesto idrogeologico sono inutili. E adesso il tema della sostenibilità ambientale si afferma sempre più forte e qualcuno inizia a vedere le differenze tra noi e loro anche su questo. Il tempo è galantuomo.

Avevano detto: Renzi attaccherà la magistratura per la vicenda dei suoi genitori. Noi abbiamo sofferto in silenzio. Poi appena tre magistrati hanno letto le carte, hanno disposto l’immediata scarcerazione. E non dico nulla di come i media hanno dato la notizia della revoca dei domiciliari. Tanto il tempo è galantuomo.

Io continuo la mia battaglia educativa e culturale:

il libro “Un’Altra strada” va ancora forte. Mi è stato giustamente fatto notare di non fare pubblicità solo ad Amazon ma anche a tutte le librerie tradizionali: giusto! In Tv sono andato da Myrta Merlino e da Lucia Annunziata. Domani mi confronterò con Marine Le Pen sul canale francese Cnews. Venerdi sarò da Lilli Gruber. Oggi sono a Londra, sabato in Campania.
I comitati civici sono uno strumento interessante per chi vuole impegnarsi. Dalla settimana prossima Ettore Rosato affiancherà Ivan nella parte organizzativa ([email protected]). Intanto segnalo che proprio ad un incontro dei comitati romani è intervenuto uno dei dirigenti più importanti della cooperazione internazionale italiana, Paolo Dieci, scomparso poi tragicamente nell’incidente aereo in Etiopia. Vale la pena di leggere questo articolo, fa pensare molto

Pensierino: Riccardo Muti è uno dei simboli universali della cultura italiana. Il fatto che il Ministro della cultura grillino si permetta di insultarlo dimostra quanto sia volgare e incompetente questa banda di scappati di casa che costituisce il Governo di questo Paese. Non bastavano le posizioni sui Gilet Gialli e sul Venezuela, le previsioni economiche sbagliate, le figuracce internazionali. No! Ora abbiamo pure il ministro della cultura che attacca il Maestro Muti. Ma con quale criterio Casaleggio ha scelto i ministri? È andato a caso o ha preso volutamente i peggiori? Solidarietà a Riccardo Muti. Viva la cultura italiana

Un sorriso,
Matteo

Post scriptum: Come è noto possono accusarmi di tutto tranne che di essere juventino. Ieri del resto ero a Manchester a vedere un’altra partita di Champions, non la Juve. Ma dopo quello che è successo ieri non solo bisognerebbe fare i complimenti a Ronaldo e a tutta la squadra, qualcuno dovrebbe anche chiedere scusa ad Allegri, sempre criticato e messo in discussione e che è invece uno dei migliori allenatori del mondo. Basterebbe un po’ di onestà intellettuale per riconoscerlo e scusarsi col mister livornese. O sbaglio?


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