“Per la scuola servono altre risorse. Se il nostro obiettivo è portare tutti a scuola in presenza dai primi di settembre serve un investimento economico e un piano serio, che metta al centro la comunità educante in tutte le sue articolazioni. Condivido in pieno le parole del Presidente Bonaccini, che fa alcune proposte assolutamente ragionevoli per la ripartenza. Perché senza la scuola, sia chiaro, l’Italia non riparte”. Lo dice la senatrice Vanna Iori, capogruppo dem nella Commissione Istruzione.
“Non si può pensare – prosegue Iori – di garantire la sicurezza degli alunni e il distanziamento necessario inserendoli in scatole di plexiglass, peraltro costoso nell’installazione e nella sanificazione. La scuola si fonda sugli apprendimenti e sulla relazioni tra studenti e con gli insegnanti: sarebbe gravissimo se tale modalità educativa venisse sacrificata sull’altare di scelte estemporanee che determinerebbero tra l’altro seri disagi. Ci sono gli strumenti per garantire la ripartenza delle nostre scuole e Bonaccini le ha indicate in modo chiaro: nel breve termine il reclutamento degli insegnanti necessari per garantire tutto il tempo scuola necessario alla didattica in presenza e, nel medio termine, la ristrutturazione e messa in sicurezza degli ambienti di apprendimento. Soprattutto tra i bambini, la cosa migliore non è stare separati dagli altri. L’esatto contrario dei principi su cui si fonda la vita della classe e l’educazione che sono profondamente inclusivi. Il messaggio che dovrebbe nascere in questa nuova scuola post Covid-19 è quello di prendersi cura di sé, senza tuttavia, maturare paure nei confronti dell’altro. Non ci sono altre strade”.


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