Presidente Marcucci, Renzi dice che se cade Conte si fa un altro governo e non si va a elezioni. D`accordo?
«Bah, penso che Conte non debba cadere e che si debba avere un approccio diverso da quello emerso dal dibattito di questi giorni: bisogna lavorare tutti insieme per superare le divisioni, risolvere i problemi e rafforzare questa maggioranza fatta da Pd, SStelle, Leu, Italia Viva e Autonomie. Non per sostituirla o modificarla. Però si può essere attrattivi verso parlamentari che oggi non ci votano».
Dunque anche lei è per arruolare quelli che vengono chiamati “responsabili”?
«No, sono contrario. Mi fa orrore la compravendita dei parlamentari. Quando dico che possiamo essere attrattivi, intendo la possibilità che una maggioranza e un governo che si mostrano compatti e fanno l`interesse del Paese, possono attrarre senatori e deputati interessati a fare il bene dell`Italia».
Bettini, suo collega di partito, invece vorrebbe rendere irrilevante e marginale Renzi con l`apporto di “forze fresche”.
«Non sono d`accordo. Ripeto: questa maggioranza va rafforzata, non cambiata. Dopo di che, se un parlamentare di Italia Viva vuole tornare nel Pd braccia aperte. Ma niente scambi, niente mercimoni di poltrone e ricandidature. Sono cose scandalose che non mi vedranno mai protagonista. Non lavorerò mai a reclutare un gruppo alternativo a Italia Viva».
Lei era renziano, qualcuno dei suoi ex amici l`ha avvicinata dicendole di voler tornare nel Pd?
«No. Quando c`è stata la scissione ho lavorato per convincere tutti a restare nel Partito democratico per sostenerne il progetto riformista. Ma per ora nessuno dei renziani mi ha chiesto di tornare nel Pd. Nel caso, però, tappeto rosso: quei voti resterebbero in maggioranza e non destabilizzerebbero il quadro politico».
Nulla da dire al suo amico Renzi che ha fatto il guastatore votando più volte con l`opposizione e minacciando di sfiduciare il ministro grillino Bonafede?
«Alcuni toni che ha avuto Renzi nelle ultime settimane penso che siano sbagliati. Quando faccio l`appello a superare i problemi, considero anche lui. Sulla vicenda della prescrizione però vedo troppa rigidità da parte di Bonafede, non mi è piaciuto sentirlo dichiararsi soddisfatto perché lo stop totale alla prescrizione è ancora in vigore. Non tiene conto dell`interesse generale e del sentire del Pd e di Italia Viva. Non dimentichiamoci che quella riforma la votarono i SStelle e la Lega di Salvini e va cambiata».
Sta dicendo che il lodo Conte-bis, varato giovedì scorso da Pd-M5S e Leu, già non va più bene?
«Il disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri è un bel passo in avanti, però durante il percorso parlamentare ci possono essere ulteriori margini di miglioramento. Dobbiamo fare in modo di avere il voto favorevole anche di Italia Viva».
I 5Stelle non saranno contenti.
«Per me è prioritario l`interesse del Paese».
Perciò ha ragione Renzi quando dice che il lodo Conte-bis va cambiato?
«Come si dicono le cose è spesso più importante del merito. E Renzi ha sbagliato approccio se si vuole sciogliere un nodo bisogna mediare, spesso faticosamente, non minacciare».
Vale anche per i decreti sicurezza? Il primo vertice non ha portato ad alcun accordo.
«Ma va trovato. Il Quirinale ha indicato alcune criticità nei decreti di Salvini ed è indispensabile intervenire a più ampio spettro disinnescando le folli norme della Lega».
Italia Viva sta presentando propri candidati per le elezioni regionali in Veneto e Puglia. Così non rischia di condannare il centrosinistra alla sconfitta?
«Per ora mi sono solo occupato solo della Toscana dove abbiamo individuato all`unanimità un candidato che è stato apprezzato anche da Italia Viva. E` questo il modo di lavorare».
Questa settimana in Senato ci saranno diversi voti di fiducia sulle intercettazioni e sulla separazione dei ministeri Istruzione e Università. Vede dei rischi?
«No. La maggioranza è più solida di quello che si immagina. Il governo ne uscirà rafforzato».


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