“Di Maio è perseguitato dall’ombra di Matteo Renzi. Lo cita continuamente, lo chiama in causa quasi sempre a sproposito, oggi addirittura sull’Umbria.
La realtà specifica va in tutta un’altra direzione: la presidente Marini si è dimessa e non era tenuta a farlo, gli amministratori 5 stelle, che si sono trovati nella stessa condizione della governatrice Pd, sono rimasti tutti in carica, a partire dalla sindaca Raggi fino ad arrivare al candidato alle Europee Nogarin. Il povero vicepremier dovrebbe ricordare che la presunzione di innocenza vale per tutti gli italiani, non solo per i 5 stelle”
Lo scrive sulla su pagina Facebook, replicando a Di Maio, il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci.


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