A1 ministero delle Infrastrutture si comincerà a discutere in settimana sulle deleghe da assegnare ai sottosegretari ma sulla riforma del codice della strada, che tornerà in aula a fine ottobre, Pd e M5s puntano ad accelerare. «Si tratta di un provvedimento troppo importante – dice Salvatore Margiotta, senatore dem sottosegretario al Mit – non possiamo più aspettare».
Sottosegretario, ecco l`ennesima strage sulle strade e la legge è impantanata alla Camera, bloccata dopo lo stop alla Ragioneria e lo strappo tra pentastellati e leghisti che ha portato alla nascita del nuovo governo.
«Sicuramente anche su questo tema ci sono maggiori punti di contatto tra noi e il Movimento, piuttosto che tra M5S e Lega. Al momento la priorità è la legge di bilancio ma è chiaro che occorre subito riprendere in mano il dossier. È una di quelle leggi che deve caratterizzare l`azione di governo in maniera qualificante, e` attesa dagli italiani e dalle associazioni di categoria. La cronaca ci ricorda che occorre subito metterci al lavoro».
La carne al fuoco è tanta: è prevista soprattutto la mano pesante per chi viene sorpreso alla guida di un`auto utilizzando `smartphone` con multe che passano da 422 a 1697 euro e con la possibilità di una sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sette giorni a due mesi.
«Nel merito ancora dobbiamo iniziare a discuterne ma cominceremo prestissimo. L`iter della legge è stato avviato alla Camera, poi c`è stato un intoppo. È un argomento che coinvolge tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione. Innanzitutto ci dovrà essere una concertazione tra ministeri».
Ma il Pd vorrà mettere il «cappello» su una riforma che era stata proposta da M5s e Lega?
«Sarà il ministro De Micheli a decidere riguardo alle competenze che verranno assegnate. Sono sicuro che al Mit andremo tutti d`accordo. Questa è una delle priorità. Questo governo è nato per sbloccare proprio quelle leggi che si sono arenate per vari motivi».
Ma di riforma del codice della strada si discute da anni.
«Sì, già nella scorsa legislatura la delega era stata incardinata nella commissione Trasporti del Senato. I lavori erano in stato di avanzamento, illustrammo anche gli emendamenti ma poi non riuscimmo ad andare avanti perché non arrivarono i pareri della Commissione bilancio».
Sempre problemi di copertura, quindi. Ma non pensa che occorre costituire subito un tavolo per iniziare il confronto?
«Di sicuro ci sarà una concertazione tra Pd e M5s. Il ministro in questi giorni è stato molto attento ad affrontare altre questioni dirimenti. Questa non è da meno. Tra le quattro forze politiche che sostengono il governo si marcerà uniti, ognuno nel proprio ruolo e nella prerogative».
Nelle proposte di modifiche sono previste anche multe salate per chi invade gli spazi riservati alla fermata o alla sosta dei veicoli per persone invalide, una stretta per chi guida sotto l`utilizzato degli stupefacenti, parcheggi gratis per le auto destinate ai disabili, la presenza di sistemi per la guida assistita per i camion e misure per i motociclisti – ovvero l`obbligo di dotarsi di abbigliamento tecnico protettivo – e per le biciclette con l`introduzione della linea di arresto avanzata. Infine l`introduzione nel codice della strada dei mezzi categorizzabili di micro mobilità elettrica di piccola taglia come i segway, i monopattini, gli skate e gli hoverboard. Una vera rivoluzione, quindi.
«Che si porterà a compimento nel più breve tempo possibile».
Ma se anche sui seggiolini obbligatori per i bambini ci sono stati problemi…
«È una legge che avrebbe potuto essere scritta meglio. Comunque sulla riforma del codice della strada faremo un lavoro serio. Non è un tema divisivo, troveremo facilmente un`intesa».


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