“Abbiamo contribuito a costruire una proposta che ha raccolto, su un terreno che si prestava a polemiche strumentali,  il consenso di gran parte della Commissione Antimafia”. Lo dice il senatore Franco Mirabelli, capogruppo del Pd nella Commissione Antimafia.

“Abbiamo sottolineato – prosegue Mirabelli – la mancanza di strumenti per verificare la stessa applicazione della legge Severino, la necessità di proposte per attrezzare le commissioni elettorali alla verifica della reale legittimità delle candidature e quella di un’assunzione di responsabilità da parte dei partiti nella costruzione di liste pulite. Queste sono questioni importanti, sulle quali coinvolgeremo il Parlamento nelle prossime settimane.

La scelta di accendere un riflettore sui comuni sciolti per mafia e che hanno avuto la commissione di accesso per infiltrazioni negli ultimi anni è importante e qualificante. In questo modo l’Antimafia, andando oltre il codice di autoregolamentazione, decide di ricercare sui territori e nelle liste ogni spia che possa segnalare il pericolo di infiltrazioni o di condizionamenti mafiosi della campagna elettorale. Siamo convinti – conclude Mirabelli – che così l’Antimafia svolgerà in maniera proficua il suo ruolo istituzionale”.

 


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