“Il gruppo del Pd ha votato la mozione presentata dalla maggioranza e il dispositivo come riformulato dal senatore Augello perché, come ha detto il presidente Zanda, riteniamo che questa discussione sia nata in un quadro molto diverso da quello che si è determinato ora, dopo le dimissioni del Cda di Consip. Pensiamo che le mozioni che mettono in discussione i vertici di Consip non abbiano più molta ragione di essere, siano state superate dai fatti. Abbiamo votato invece la mozione Zanda-Mancuso- Zeller e il dispositivo della mozione Augello perché tengono conto del quadro nuovo che si è determinato, che guarda ai compiti della politica, del Parlamento e del Governo. Impegniamo il governo a rinnovare rapidamente il Cda di Consip, dopo le dimissioni dei consiglieri. Sollecitiamo un intervento sul management che produca un rafforzamento dell’attività e della funzione di Consip”. Lo dice il senatore Franco Mirabelli, che parlando in dichiarazione di voto per il gruppo Pd nell’Aula del Senato, ha aggiunto: “i fatti dimostrano che non c’è stata mai la volontà di insabbiamento, abbiamo già  discusso su Consip e votato a marzo, respingendo le mozioni  sul ministro Lotti”.

“Al compagno Gotor ricordo – ha proseguito Mirabelli – che il nostro compito oggi, in quest’aula, non è di sostituirci alla magistratura, né di allestire processi sommari. E’ ovviamente legittimo, anzi doveroso, esplicitare opinioni diverse. Ma è meno comprensibile l’idea di risollevare questioni su cui il Senato si è già espresso, respingendo le mozioni di sfiducia nei confronti del ministro dello Sport o illustrare mozioni considerate inammissibili. Credo comunque che non debba mai mancare il rispetto reciproco, che viene a mancare se, per sfruttare politicamente e in modo strumentale una discussione seria e pacata, si invocano processi sommari o si promulgano sentenze. Non è serio nei confronti del Parlamento usare quest’Aula per alimentare sospetti, fare insinuazioni, costruire dietrologie, fare accuse gratuite. Non vedo in alcuni la volontà di capire cosa sia davvero successo. A noi interessa fare chiarezza su ciò che è accaduto. Alcuni degli interventi di questa mattina non fanno bene alla politica e al Parlamento ma, soprattutto, gli argomenti usati screditano, e mi dispiace, chi li usa. Perché si preferisce cercare facile consenso, assecondando l’idea purtroppo diffusa che tutta la politica è marcia, piuttosto che fare la fatica di operare trasparenza e cercare la soluzione ai problemi”.

 

 


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