“È certamente un caso se nel giorno dell’approvazione del decreto sicurezza bis arriva la notizia di un naufragio nel Mediterraneo e della morte di 150 persone, tante donne e bambini, vittime dei ritardi e della mancanza di soccorsi. È un caso ma è anche certamente la conseguenza della politica di chi ha chiuso la missione Sofia che controllava quei tratti di mare e di chi oggi con quel decreto criminalizza tutte le ong che in questi anni hanno salvato tante vite. È un caso ma è sparito dall’agenda il tema di come impedire che tanti disperati muoiano in mare. Non interessa più al nostro governo, impegnato col suo ministro degli interni a sostenere la tesi del “se la sono cercata” perché dovrebbero sapere che i porti sono chiusi e che non devono partire. È un caso ma quelle morti si potevano evitare, quelle persone si potevano salvare e c’è una responsabilità diretta di chi ha deciso di sacrificarle con cinismo, rinunciando ad ogni principio di umanità se non è successo. Forse non è popolare dirlo ma non si può far finta di niente di fronte a tante vite spezzate che non si vuole provare a salvare”. Lo scrive su Facebook il senatore Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd.


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