“Se vogliamo garantire il diritto di voto a 4,5 milioni di elettrici ed elettori che vivono all’estero è impensabile fare il referendum a settembre”.
Lo scrive sulla sua pagina facebook il senatore PD Tommaso Nannicini, tra i promotori del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari.
“Molti paesi, come il Brasile ma non solo, sono in piena emergenza epidemiologica- sottolinea- i nostri consolati sono a ranghi ridotti e non possiamo fare affidamento su fornitori locali per la stampa e la distribuzione delle schede. Se non ci poniamo subito il problema, ci accorgeremo solo a settembre che la consultazione è illegittima per l’impossibilità di far votare una parte del corpo elettorale”, conclude Nannicini.


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