“Il nuovo decreto terremoto che in Senato abbiamo appena convertito in legge contiene importanti misure e si occupa dell’Abruzzo, sia del terremoto 2009 che dei più recenti eventi sismici. Il resto arriverà, con il consueto lavoro mio personale e del Pd, con il prossimo correttivo e con il decreto enti locali. Infatti c’è già un impegno del presidente del Consiglio per istituire a brevissimo la zona franca urbana nel cratere 2016, indispensabile insieme con la Zona ad Economia Speciale per far ripartire il tessuto produttivo nella nostra regione”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta in Abruzzo.
“Il decreto terremoto che abbiamo appena approvato – spiega ancora Pezzopane – è il terzo provvedimento del governo per gli eventi sismici del Centro Italia. Le misure sono innovative: ricostruzione al 100%, il rilancio delle attività produttive da subito, il sostegno alle fasce deboli della popolazioni, procedure più snelle per la costruzione di nuove scuole, il riconoscimento del ‘danno indiretto’ ovvero il danno alle attività e non solo il danno materiale, l’investimento dell’8 per mille fino al 2025 per la ricostruzione dei beni culturali, l’estensione del bonus Sud alle imprese dei territori colpiti dal sisma, la possibilità per le Regioni di acquisire immobili di edilizia residenziale pubblica da destinare agli sfollati. Sono tutte misure utili anche per l’Abruzzo, che registra anche l’estensione del cratere a numerosi comuni delle province dell’Aquila e di Teramo. Grazie a questo decreto, arrivano nuove risorse agli Uffici abruzzesi per la Ricostruzione, sia quelli per i Comuni nel cratere che non si sono mai fermati, che quelli per i Comuni fuori cratere che dal 1 marzo erano fermi. Non solo, grazie al lavoro parlamentare, il decreto contiene anche la proroga dei termini per le circoscrizioni giudiziarie di Chieti e L’aquila, i sottoservizi per i comuni del cratere, l’abitazione equivalente solo nell’ambito dello stesso comune. Nel complesso è dunque un decreto molto positivo, al quale dovranno seguire altri provvedimenti – conclude Pezzopane – sia per i territori come Arischia, a cui vanno date alcune importanti risposte, sia complessivamente per territori del cratere 2009”.


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