La Legge di Bilancio 2017, approvata definitivamente dal Senato, ha come sua fondamentale caratteristica quella di dare priorità agli interventi che favoriscono investimenti, produttività e coesione sociale, pur continuando nel processo di consolidamento dei conti pubblici. Si tratta quindi di una manovra che nonostante un contesto generale più sfavorevole rispetto a quello previsto pochi mesi fa dalle principali organizzazioni internazionali, continua a perseguire l’obiettivo di rilanciare la crescita, introducendo un “Pacchetto competitività” che punta a rafforzare la capacità competitiva delle imprese e a rilanciare gli investimenti pubblici. Continua anche la riduzione delle tasse: dopo il carico fiscale sui lavoratori dipendenti con redditi bassi nel 2014, la componente dell’Irap calcolata sul costo del lavoro nel 2015, la Tasi sull’abitazione principale nel 2016, ora è la volta dell’Ires. Diventa infatti operativo, per il 2017, il taglio di tre punti e mezzo deciso già lo scorso anno, dal 27,5 al 24 per cento. Mentre si guarda all’innovazione e al futuro attraverso misure che premino il merito e valorizzino in particolare le potenzialità dei giovani – in particolare per quanto riguarda i settori della cultura, della Scuola e dell’Università – non cambia nemmeno, anzi, se possibile, si fa ancora più evidente, la volontà di contrastare le disuguaglianze e di sostenere chi ha bisogno. L’aumento delle risorse per la lotta alla povertà e per la sanità, come le misure a favore dei pensionati che ricevono gli assegni più bassi e delle famiglie con figli sono scelte che vanno in questa direzione. Tutto ciò, è bene sottolinearlo ancora, lo si fa rispettando comunque i vincoli finanziari e tenendo in ordine i conti pubblici. E questo nonostante, peraltro, la Legge di Bilancio contenga importanti e sostanziose misure per fronteggiare gli eventi eccezionali che hanno contraddistinto l’anno che si sta per concludere: la gigantesca questione dei migranti e i terremoti che hanno sconvolto il Centro Italia e colpito duramente le popolazioni locali. Complessivamente, considerando anche gli effetti del “Decreto fiscale” n.193 del 22 ottobre 2016, la manovra di finanza pubblica per il prossimo triennio ammonta complessivamente a circa 26,7 miliardi di euro nel 2017, a 23,3 miliardi nel 2018 e a 24,4 miliardi nel 2019.

Di seguito le principali misure riguardanti:

Lavoro e sviluppo
Sanità e politiche sociali
Cultura
Fisco e imprese
Politica fiscale
Politica per le famiglie
Mezzogiorno
Scuola
Università e ricerca
Giovani
Pensioni
Investimenti pubblici
Terremoto. Ricostruzione e prevenzione
Agricoltura
Comuni
Revisione della spesa
Ambiente
Sicurezza

Lavoro e sviluppo:

Si rilanciano gli investimenti pubblici e privati, un percorso avviato nel 2015 e rafforzato con 2,5 miliardi nel 2017, 6 nel 2018 e 7,1 nel 2019.
Un miliardo di garanzie pubbliche con l’obiettivo di assicurare fino a 25 miliardi di credito alle Pmi e il rifinanziamento della Nuova Sabatini.
Maggiori risorse al “Pacchetto Competitività”, con circa 20 miliardi di euro tra il 2017 e il 2020, taglio dell’Ires dal 27,5 al 24% che si armonizza con l’Iri, un nuovo regime opzionale di tassazione del reddito d’impresa.
Esteso al 2017 il super-ammortamento degli investimenti al 140% e introdotto un iper-ammortamento del 250% per i beni del progetto Industria 4.0.
Attenzione ai processi di innovazione con investimenti per 3,5 miliardi in tre anni per incentivare ricerca e sviluppo fino a 20 milioni di euro per ogni azienda.
Previsti 100 milioni per il Piano Made in Italy per le imprese italiane sui mercati esteri.
Proroga e potenziamento delle misure per il rientro dei cervelli.
Riduzione dei contributi previdenziali per le Partite Iva dal 27% al 25%.
1000 nuovi cancellieri per i tribunali, che si aggiungono agli altri 1000 già banditi a novembre.

Sanità e politiche sociali:

2 miliardi in più per la sanità, di cui 1 per i farmaci innovativi, in particolare oncologici.
75 milioni per il 2017 e 150 per il 2018 destinati a nuove assunzioni in sanità.
Rinnovo dei contratti dei ricercatori nell’ambito della ricerca sanitaria.
Destinati 450 milioni di euro per il Fondo per la non autosufficienza, segno distintivo di questa legislatura, che quest’anno viene implementato con altri 50 milioni ed esteso ai malati di Alzheimer.
Conferma dei 310 milioni per il fondo nazionale per le politiche sociali.
5 milioni annui nel triennio 2017-2019 alle donne vittime di violenza e ai loro figli.
Confermato il programma per il sostegno al “Dopo di noi” con 270 milioni per gli anni 2016-2018 per assicurare un futuro alle persone con disabilità grave.
Aumentato fino a 75 milioni il fondo per garantire l’inclusione agli alunni disabili nelle scuole superiori.
Incrementato di 150 milioni, per un totale di 1,15 miliardi, il fondo per il contrasto alla povertà e aumentato a 1,5 miliardi a partire dal 2018.
5 milioni di euro le risorse del Fondo per le misure anti-tratta.
14 ml per 2017, 23 per 2019, 13 per 2020 e 6 a decorrere dal 2021 per il fondo a sostegno della natalità.
144 milioni per il 2017, 250 per il 2018, 300 per il 2019 e 300 a decorrere dal 2020 per il contributo di 1000 euro per le spese per il nido, esteso anche al finanziamento di “forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche.
50 milioni all’anno per 2 anni per il contributo di 600 euro al mese per 6 mesi in voucher per baby sitter o nido a tutte le lavoratrici subordinate e autonome che non utilizzano il congedo volontario.
Allungamento del congedo di paternità, che sarà di 2 giorni obbligatori per il 2017, e di 5 giorni nel 2018 i giorni, di cui 4 obbligatori e 1 facoltativo.

Cultura:

Rifinanziato il bonus cultura di 500 euro ai 18enni per l’acquisto di biglietti per concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza. Dal prossimo anno, sarà possibile acquistare anche musica registrata e corsi di lingua straniera, di musica o di teatro.
Contrasto a tutte le forme di bagarinaggio, anche quelle via web, della vendita di biglietti di eventi culturali e sportivi.
Stanziati 60 milioni in più al tax credit per il cinema.
Nuove risorse per le fondazioni lirico sinfoniche: 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018 e di 15 milioni annui a decorrere dal 2019 anche sulla base di meccanismi virtuosi di cofinanziamento.
20 milioni di euro per l’anno 2017, 30 milioni per l’anno 2018 e 50 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020, per la promozione della cultura e della lingua italiane all’estero. In particolare: 4 milioni di euro per il potenziamento degli enti gestori di corsi di lingua e cultura italiana all’estero; 1 milione alla stampa italiana all’estero; 300.000 euro alle agenzie stampa specializzate nei servizi dedicati agli italiani residenti all’estero.

Fisco e imprese:

Dopo le misure previste nel Decreto Fiscale (abolizione di Equitalia, voluntary disclosure con una platea ampliata, addio agli studi di settore) viene stabilito il rinvio al 2018 degli aumenti IVA introdotti dalla legge di stabilità 2015 – cd. clausola di salvaguardia – con la contestuale eliminazione degli aumenti di accise introdotti dalla legge di stabilità 2014 con riferimento al 2017 e 2018. Da tali misure il Governo stima che derivi una riduzione della pressione fiscale per 15.133 milioni di euro nel 2017.
Riduzione dei contributi previdenziali per le Partite Iva: dal 27% al 25%.
Esenzione da Irpef, per il triennio 2017-2019, dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.
Introduzione di una imposta sostitutiva forfettaria sui redditi prodotti all’estero in favore delle persone fisiche che trasferiscono la residenza fiscale in Italia.
Riduzione del Canone RAI a 90 euro.
Dopo 150 anni è stata cancellata la tassa sul sale, introdotta con l’unità d’Italia.
Introdotto un regime fiscale agevolato per la finanza etica.

Politica fiscale:

Introduzione dell’imposta sul reddito d’impresa – IRI, rivolta agli imprenditori individuali ed alle società in nome collettivo ed in accomandita semplice in regime di contabilità ordinaria, previa opzione in tal senso. Si calcola sugli utili trattenuti presso l’impresa mediante applicazione dell’aliquota unica IRES al 24 per cento.
Esteso al 2017 il super-ammortamento degli investimenti al 140% e introdotto un iper-ammortamento del 250% per beni materiali e immateriali di alto contenuto tecnologico.
3,5 miliardi in tre anni per l’estensione, fino al 31 dicembre 2020, per gli investimenti ammessi al credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, con elevazione al 50 % della misura dell’agevolazione ed innalzamento da 5 a 20 milioni di euro dell’importo massimo annuale riconosciuto a ciascun beneficiario.
Esenzione fiscale per i redditi di capitale e i redditi diversi percepiti da persone fisiche derivanti dagli investimenti effettuati in piani di risparmio a lungo termine (c.d. PIR), a specifiche condizioni, tra cui l’obbligo di investire nel capitale di imprese italiane e europee, con una riserva per le PMI.

Politiche per la famiglia:

Oltre la conferma degli stanziamenti stabilizzati di alcuni fondi per interventi sociali – fra i quali il fondo per le politiche sociali con 300 milioni ed il fondo per la non autosufficienza che nel 2017 presenta un aumento di 50 milioni rispetto ai 400 del 2016, con maggior attenzione in materia di natalità – vengono introdotte alcune nuove misure per un importo di 605 milioni.
Previsto un Fondo per il sostegno alla natalità di 14 ml per 2017, 24 per il 2018, 23 per 2019, 13 per 2020 e 6 a decorrere dal 2021 per favorire l’accesso al credito delle famiglie con uno o più figli, nati o adottati, mediante il rilascio di garanzie dirette, anche fideiussorie, alle banche e agli intermediari finanziari.
Previsto un contributo di 800 euro alla nascita (già dal settimo mese di gravidanza) o all’adozione, con lo stanziamento di 392 milioni nel triennio di bilancio.
Allungamento del congedo di paternità, che sarà di 2 giorni obbligatori per il 2017, e di 5 giorni nel 2018, di cui 4 obbligatori e 1 facoltativo.
Lo stanziamento per il 2017 di 144 milioni per buoni per l’iscrizione in asili nido pubblici o privati di 1.000 euro annui per i nuovi nati dal 2016, per la durata di un triennio; esteso anche al finanziamento di “forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche
Un finanziamento da 40 milioni annui per il 2017 e 2018 per i voucher asili nido, riconosciuti alla madre lavoratrice, anche autonoma, in sostituzione (anche parziale) del congedo parentale, nonché 10 milioni per voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting, ovvero un contributo di importo massimo di 600 euro mensili per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, da utilizzare negli undici mesi successivi al congedo obbligatorio, per un massimo di sei mesi.
Aumenta per 5 milioni il fondo 2017 per le Adozioni Internazionali.

Mezzogiorno:

Dal 1° gennaio 2017 tornerà la decontribuzione totale (fino ad un importo massimo di 8.060 euro) per i neo assunti nel Sud del Paese e la durata sarà di 12 mesi. A tale scopo sono stanziati 530 milioni di euro (la previsione Anpal è che la platea interessata sia di 200 mila giovani).
Proroga e rafforzamento del credito di imposta.
Impegno finanziario per rafforzare il superammortamento per investimenti nel Mezzogiorno.
Scuola:

Previsto uno stanziamento di 500 milioni di euro a regime per l’attuazione delle deleghe sulla “Buona Scuola”. In particolare, i fondi saranno destinati al potenziamento degli asili nido e delle scuole dell’infanzia, all’inclusione degli alunni disabili, al rilancio dell’istruzione professionale e alla formazione iniziale e il reclutamento.
Dopo le 116 mila assunzioni realizzate nei primi due anni della Buona Scuola ne sono previste ulteriori grazie alla trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto. Lo stanziamento è di 140 milioni nel 2017 e 400 milioni dal 2018.
Rifinanziato (per un importo pari a 2 milioni di euro annui per il triennio 2017-2019) il fondo per i pagamenti in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali aventi ad oggetto il risarcimento dei danni conseguenti alla reiterazione di contratti a termine per una durata complessiva superiore a 36 mesi a seguito delle sentenze.
Stanziati 100 milioni per costruire nuove scuole con fondi messi a disposizione dall’INAIL.
Prevista la possibilità per gli enti locali di richiedere spazi finanziari per la costruzione di nuove scuole a la ristrutturazione di edifici esistenti.
Sono esonerati dai contributi i datori di lavoro per l’assunzione di giovani neo diplomati o laureati o che abbiano prima sostenuto nella stessa azienda un periodo di stage o tirocinio curricolare previsto dalle norme sull’alternanza scuola-lavoro.
Stanziati 50 milioni di euro per il funzionamento delle scuole dell’infanzia paritarie gestite sia dai Comuni che dai privati (oppure e dai Comuni e dai Privati).
Introdotta la possibilità di detrarre o dedurre le erogazioni liberali in favore degli Istituti Tecnici Superiori (ITS).

Università e ricerca:

Istituito il “Fondo per il finanziamento delle attività base di ricerca”, dotato di 45 milioni di euro annui, destinato a incentivare l’attività base di ricerca dei professori associati e dei ricercatori a tempo pieno delle università statali. L’assegnazione del finanziamento individuale è di 3mila euro e dovrà soddisfare il 75% delle domande presentate dai ricercatori e il 25% di quelle presentate dagli associati.
Istituito il “Fondo per il finanziamento dei dipartimenti universitari di eccellenza”, dotato di 271 milioni annui. Le risorse sono assegnate sulla base dei risultati della Valutazione
della qualità della ricerca (VQR) e della valutazione dei progetti dipartimentali di sviluppo. L’assegnazione delle risorse può essere destinato, fino ad un massimo del 70%, all’assunzione di professori, ricercatori e personale tecnico-amministrativo. Incremento del 5% del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) su base premiale.
Inseriti coloro che hanno conseguito l’abilitazione scientifica nazionale o sono in possesso del titolo di specializzazione medica fra i soggetti che possono stipulare contratti di ricercatore universitario di “tipo b”.
Incrementato di 25 milioni il Fondo ordinario per gli enti di ricerca vigilati dal MIUR, a sostegno delle Attività di ricerca a valenza internazionale.
Autorizzata la spesa complessiva di 50 mln di euro per il triennio 2017-2019 per garantire la partecipazione italiana ai programmi di ricerca e sviluppo dell’UE e per il rafforzamento della ricerca nel campo della meteorologia e della climatologia.
Inseriti gli interventi in materia di ricerca fra le finalità del nuovo Fondo istituito nello stato di previsione del MEF per il finanziamento di investimenti in materia di infrastrutture.
Resi strutturali gli incentivi per il rientro in Italia di docenti e ricercatori residenti all’estero, abbattendo la base imponibile a fini IRPEF e IRAP; si introduce, altresì, una nuova disciplina per agevolare potenziali investitori che intendano effettuare una donazione a carattere filantropico di almeno € 1 mln a sostegno di un progetto di pubblico interesse, nel settore, fra gli altri, della ricerca scientifica
Garanzia di accesso all’università e prosecuzione degli studi, perché nessuno resti indietro
Ridefinita la disciplina della tassazione universitaria: per gli studenti dei corsi di laurea, di laurea magistrale e dei corsi AFAM che appartengono ad un nucleo familiare con ISEE fino a 13.000 euro, è istituita la “no tax area”. Per gli studenti con ISEE fino a 30.000 euro è definita una tassazione “calmierata”. Sono inclusi nelle disposizioni anche gli studenti fino al primo anno fuori corso. I dottorandi di ricerca che non sono beneficiari di borsa di studio sono esonerati dal pagamento delle tasse e dei contributi universitari. Si compensano gli atenei dei mancati introiti con un incremento del FFO di 105 milioni di euro.
Aumentato stabilmente di 50 milioni di euro il Fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio, che verrà assegnato sulla base dei fabbisogni finanziari regionali, da attribuire entro il 30 settembre di ogni anno. Si prevede l’istituzione, in ogni regione, di un unico ente erogatore dei servizi per il diritto allo studio, nei cui organi direttivi è prevista una rappresentanza degli studenti.
Istituita l’assegnazione annuale, sulla base di requisiti di merito e di reddito, di almeno 400 borse di studio nazionali per il merito e la mobilità, ciascuna del valore di € 15.000 annui, destinate a favorire l’iscrizione a corsi universitari statali ed a corsi AFAM.
Finanziati stabilmente con 5 milioni gli interventi di orientamento pre-universitario e di tutorato, per facilitare l’accesso agli studi superiori e contrastare la dispersione universitaria.

Giovani:

Decontribuzione per le aziende che li assumono.
Favoriamo l’accesso all’Università per gli studenti bisognosi con 40 milioni di euro, introducendo una no tax area e borse di studio per meritevoli anche se privi di mezzi
Rafforziamo il sistema delle borse di studio con 50 milioni in più (da 200 a 250 milioni di euro).
400 milioni per gli studenti in condizioni economiche svantaggiate.
Bonus di 500 euro per chi compie 18 anni per cinema, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza.

Pensioni:

Forte sostegno ai redditi più bassi con l’introduzione della 14esima mensilità per chi ha un reddito personale sino a mille euro lordi mensili e via libera ad una maggiore flessibilità in uscita.
Ape sociale, con un’indennità sino a 1.500 euro lordi, corrisposta dall’Inps sino alla pensione, a determinate condizioni a chi ha almeno 63 anni e 30 di contributi se
disoccupato o invalido a assiste un familiare disabile, 63 anni e 36 di contributi se impegnato in lavori particolarmente pesanti.
Ape volontaria, con possibilità di anticipare la pensione, pur con penalizzazioni, per rendere più flessibile l’uscita dal lavoro.
Pensione anticipata con 41 anni di contributi per i lavoratori precoci che hanno almeno un anno di contributi prima dei 19 anni di età, se disoccupati o impegnati in lavori particolarmente pesanti o invalidi o familiari di disabile.
Innalzamento della no tax area per i pensionati a 8.125 euro.
Estensione di opzione donna a tutte le lavoratrici dipendenti nate nell’ultimo trimestre del 1958 e del ‘57 se lavoratrici autonome.
Estensione della platea degli esodati che, con l’ottava salvaguardia, arriva a quota 160 mila.
50 milioni per il riconoscimento della pensione di inabilità ai lavoratori esposti all’amianto.
Cumulo gratuito per superare le ricongiunzioni onerose, esteso anche alle casse professionali.
Eliminazione delle penalizzazioni per chi va in pensione anticipata prima dei 62 anni di età.

Investimenti pubblici:

8.5 miliardi di investimenti pubblici in tre anni per la realizzazione di strade, ferrovie, porti e aeroporti. Per il periodo dal 2020 al 2032 altri 3 miliardi all’anno per un totale di 39 miliardi di euro.
2.1 miliardi per 120 progetti nelle periferie delle città.
42 milioni per la nuova linea ferroviaria per Matera, capitale europea della cultura.
70 milioni per il rinnovo dei mezzi dei vigili del fuoco e delle forze di polizia.
83 milioni di euro nel prossimo triennio, di cui 13 nel 2017, 30 nel 2018 e 40 milioni nel 2019 per lo sviluppo del sistema nazionale di piste ciclabili turistiche.

Terremoto. Ricostruzione e prevenzione:

4,5 miliardi stanziati per finanziare la ricostruzione privata e pubblica nei territori del Centro Italia colpiti dagli eventi sismici degli ultimi mesi.
I fondi messi a disposizione dal 2017 fino al 2047 (quindi per 30 anni) serviranno a sostenere la ricostruzione di tutti gli edifici privati danneggiati, comprese le seconde case e gli immobili produttivi, nonché la riparazione e la ricostruzione degli edifici pubblici, a partire dalle scuole fino a ricomprendere lo straordinario patrimonio culturale di quei territori.
Sospensione dei versamenti dei tributi e dei contributi per le popolazioni colpite dal sisma.
Avvio del Piano Casa Italia attraverso i sisma bonus stabilizzati fino al 2021 con risorse pari a oltre 2 miliardi. Viene prevista una detrazione del 50%, applicabile sia nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2), che nella zona sismica 3 (in cui possono verificarsi forti terremoti ma rari). La misura viene elevata fino all’85% se le realizzazioni intervengono su parti comuni degli edifici condominiali ed estesi anche alla classificazione e verifica sismica degli edifici e la messa in sicurezza degli edifici. Prorogata al 31 dicembre 2017 la detrazione al 50% per le spese relative all’acquisto di mobili.
Riconoscimento anche per il 2017 e il 2018, e nella misura del 65%, del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive turistico alberghiere, incluse le attività agrituristiche.

Agricoltura:

Esclusione, per gli anni 2017, 2018 e 2019, dei redditi dominicali ed agrari dalla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola.
Esteso l’esonero contributivo ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a 40 anni, iscritti nella previdenza agricola nel 2016 e le cui aziende sono ubicate nei territori montani e nelle aree agricole svantaggiate.
Innalzate per l’anno 2017 le percentuali di compensazione IVA applicabili agli animali vivi della specie bovina e suina, rispettivamente, in misura non superiore al 7,7% e all’8%.
Stanziamento di 20 milioni per il 2018 e il 2019 per l’attuazione del piano cerealicolo.
Istituito il Fondo di solidarietà per il settore pesca (FOSPE) presso l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, al fine di garantire il reddito dei lavoratori del settore pesca con una dotazione di 1 milione di euro per l’anno 2017.
Indennità giornaliera omnicomprensiva di 30 euro per garantire nell’anno 2017 un sostegno al reddito ai lavoratori dipendenti da imprese di pesca nel periodo di sospensione dell’attività a causa dell’arresto temporaneo obbligatorio. Il limite di spesa viene individuato in 11 milioni di euro.
Sgravi contributivi per le imprese armatrici, nel limite del 48,7 per cento.
Il credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive turistico alberghiere è riconosciuto anche alle aziende agrituristiche per gli anni 2017 e 2018.
Incentivi per l’acquisto di beni mobili strumentali per favorire la distribuzione gratuita di prodotti alimentari e non alimentari a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi.
Confermate le agevolazioni (imposta di registro ed ipotecaria in misura fissa ed esenzione dalle imposte catastali) nel caso trasferimenti di proprietà a qualsiasi titolo di fondi rustici nei territori montani, finalizzati all’arrotondamento della proprietà contadina.
Agli investimenti in tecnologie innovative in agricoltura si applicherà non solo la maggiorazione del 40 per cento degli ammortamenti introdotta dalla legge di stabilità per l’anno 2016 ma anche la nuova maggiorazione del 150% degli ammortamenti su beni ad alto contenuto tecnologico (Industria 4.0).
Proroga di due anni, fino al 31 dicembre 2018, del termine per la cosiddetta mini-Sabatini, ovvero per la concessione di finanziamenti agevolati per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie imprese, comprese quelle agricole.
Incrementato di 5 milioni di euro per il 2017 il sostegno al bieticolo saccarifero.
Riduzione dell’accisa sulla birra, rideterminandola da 3,04 euro a 3,02 euro per ettolitro e grado-plato.
Proroga della rideterminazione del valore di acquisto dei terreni e delle partecipazioni nonché della rivalutazione dei beni di impresa.

Comuni:

Anche quest’anno la legge di bilancio non prevede tagli e aumenta le risorse ai comuni e dà la possibilità per le province e le città metropolitane di rinegoziare le rate di ammortamento dei mutui.
Incrementato il Fondo di Solidarietà comunale
Implementato il sito www.opencivitas.it, dispositivo per individuare le migliori strategie di gestione e utilizzo delle risorse, che per i cittadini diventa strumento di valutazione e controllo delle scelte operate dagli enti.
1200 milioni di euro da destinare all’edilizia scolastica e agli investimenti per l’adeguamento antisismico degli immobili e la prevenzione del rischio idrogeologico.
Ridisciplinate le regole del pareggio di bilancio per gli enti territoriali prevedendo, per il triennio 2017-2019, l’inclusione del fondo pluriennale vincolato che consente di programmare gli investimenti.
Oltre ad avere priorità sugli investimenti, gli enti territoriali che rispettano il pareggio di bilancio, nel 2018, avranno più risorse e più personale.

Revisione della spesa:

Già attuati risparmi per 3,6 miliardi nel 2014, per 18 miliardi nel 2015 e 25 miliardi nel 2016.
I risparmi saliranno a 28 miliardi nel 2017 e a 29 nel 2019.
In continuità con quanto osservato nel 2015, l’incidenza della spesa corrente al netto degli interessi sul Pil calerà ulteriormente, passando dal 42% del Pil del 2016 al 40,3% del Pil del 2019, con una riduzione di circa 1,7 punti percentuali. Il tutto avverrà attraverso la razionalizzazione dei centri di acquisto; i progressi nella digitalizzazione delle Pa (come i processi telematici tributario e amministrativo); l’ntroduzione dei costi standard per numerose categorie merceologiche.
Riforma del processo di bilancio, con l’obiettivo di migliorare l’utilizzo delle risorse e la programmazione della spesa.

Ambiente:

Stanziati 7 miliardi in sette anni per le opere di prevenzione del dissesto idrogeologico.
Istituito un Fondo pluriennale per finanziare investimenti anche in materia di difesa del suolo, dissesto idrogeologico, prevenzione del rischio sismico, bonifiche e risanamento ambientale.
Nell’ottica della prevenzione rientrano l’inclusione tra gli investimenti per cui si può applicare l’avanzo di amministrazione degli enti locali e delle regioni anche gli interventi finalizzati alla prevenzione del rischio idrogeologico e l’adeguamento antisismico degli edifici.
Conferma ed estensione delle detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia per il 2017 e la riqualificazione energetica degli edifici: il 50% per la ristrutturazione e l’acquisto di mobili, l’ecobonus del 65% per la riqualificazione energetica aumentato fino al 75% per i condomini fini al 2021.
Dal 2018 le entrate provenienti dalle autorizzazioni e dalle sanzioni per l’edilizia saranno destinate esclusivamente alla realizzazione delle opere di urbanizzazione, riqualificazione, manutenzione e prevenzione.

Sicurezza:

1,9 miliardi sono impegnati per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione. In questo ambito sono assicurate le risorse per il miglioramento delle retribuzioni delle forze armate, dei corpi di polizia , nonché per nuove assunzioni, aggiuntive rispetto a quelle previste dal turn over.
510,5 milioni di euro sono stanziati per la stabilizzazione degli 80 euro in più per gli operatori delle forze di polizia. Le risorse possono essere destinate al riordino delle carriere delle Forze di polizia, delle forze armate e del corpo nazionale dei Vigili del fuoco.
70 milioni per il 2017 e 180 milioni annui per il periodo 2018-2030 sono stanziati per l’acquisto di nuovi mezzi in uso alle Forze di polizia e ai Vigili del fuoco.