Lo sviluppo di una Capital Markets Union, un`unione dei listini a livello di Unione Europea, è al centro del programma di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, del suo vice Valdis Dombrovskis e della cancelliera Angela Merkel. Il tema infatti è stato più volte toccato a partire da luglio, quando la Germania ha assunto le redini della presidenza del Consiglio Ue. E lo stesso tema è stato poi sottolineato anche dalla Bce a inizio settembre. La banca centrate, infatti, ha detto che il tentativo di effettuare un`Unione dei Capitali è stato finora lento, ma è diventato «più importante che mai» dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19. E il monito lanciato dalla Bce attraverso un testo firmato dal vicepresidente Luis De Guindos e dai membri del comitato esecutivo Fabio Panetta e Isabel Schnabel.
La Capital Marketks Union, secondo i vertici della B ce, «potrebbe accelerare la ripresa europea e aumentare la crescita potenziale, rafforzando così anche le finanze pubbliche. Inoltre, ed è un punto ancora più importante, potrebbe facilitare i cambiamenti strutturali che sono divenuti inevitabili alla luce della pandemia e sostenere la transizione a un`economia digitalizzata e a basse emissioni». Perciò il Covid è «un campa- nello d`allarme per rafforzare la Cmu». La ragione sta nel fatto, come ha indicato Erik Nielsen, capo economista di Unicredit, che l`Europa deve spostarsi da un`area economica dove il debito sta crescendo a ritmi esponenziali a causa della pandemia a un`unione dei listini pensata in modo da far crescere l` equity, quindi la capitalizzazione delle imprese, grazie anche a incentivi sul fronte degli aumenti di capitale. Sono proprio le aziende a essere fondamentali nella crescita dell` Ue, sul fronte sia dell`occupazione che della solidità della rete finanziaria. Infatti imprese sane che crescono hanno alle spalle banche sane.
L`Italia è in questo senso al centro del dibattito sull`unione dei listini. A fine luglio il London Stock Exchange ha dichiarato di aver messo in vendita Borsa spa, che controlla dal 2007. Come ha scritto MFMilano Finanza, i pretendenti per il gruppo italiano, che a sua volta ha in portafoglio Mts (la piattaforma internazionale dei Btp) ed Elite (la società che raccoglie 1.500 pmi non quotate), sono ad oggi tre. Da un lato la cordata Cdp-Euronext, che mette assieme il Tesoro italiano e la confederazione dei sei listini europei a guida francese. Dall`altro si sono affacciati alla gara, con un chiaro interesse, anche gli svizzeri di Six, che hanno appena acquisito la Borsa di Madrid, e Deutsche Boerse.
Sempre secondo MF-Milana Finanza, i tedeschi paiono favorevoli a entrare nella cordata italo-francese, ma al momento l`opzione non è stata considerata dal governo. Se tuttavia Cdp, Euronext e Deutsche Boerse si alleassero per recuperare Borsa Spa da Lse, sarebbe davvero un avvio di Capital Markets Union, che vedrebbe dialogare i primi tre motori dell`Unione Europea.
Infatti ad oggi, come ha ricordato la stessa Bce, le imprese europee continuano a finanziarsi soprattutto attraverso le banche e senza accedere alla borsa, a differenza di quanto avviene negli Usa. Gli investimenti di venture capita` americani rispetto al pii sono otto volte superiori a quelli di Finlandia ed Estonia, i Paesi più evoluti in tal senso in Europa. La partecipazione degli investitori europei ai mercati è di gran lunga inferiore a livello sia istituzionale che Letali, dato che solo i19% della popolazione adulta Ue possiede azioni quotate contro il 52% negli Usa. Sulla base di questi dati, la Bce ha indicato le aree prioritarie di intervento. Innanzitutto servirà creare regole comuni per tutti gli operatori di mercato, anche attraverso la definizione di testi unici. Inoltre la &e suggerisce una supervisione dei mercati a livello Ue. Altre novità dovrebbero riguardare, secondo Bce, il regime fiscale, rimuovendo il vantaggio del debito rispetto all`equity, migliorando le regole sulle cartolarizzazioni ed estendendole alle operazioni sugli asset deteriorati.


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