“Con Gianni De Michelis scompare una delle personalità politiche più brillanti degli ultimi decenni, dotata di visione strategica dell’interesse dell’Italia nel mondo. Nella sua lunga e straordinaria carriera nelle istituzioni, oltre che nell’impegno di partito, lo si ricorda soprattutto come Ministro degli Esteri, e con molte ragioni”. Lo dichiara il senatore del Pd Gianni Pittella.
“La sua attività politico diplomatica – aggiunge – fu infatti contrassegnata da tre grandi pilastri. La centralità del nostro Paese nel mediterraneo, l’adesione al fronte democraico e liberale occidentale, il convinto europeismo. In nome della prima seppe coltivare rapporti profondi con l’autorità palestinese e con i giovani stati indipendenti del nord africa; in nome della seconda fu stabilizzatore nel Patto Atlantico dopo la caduta del muro a Berlino; in nome della terza fu tra i principali promotori dell’Unione Economica e Monetaria, culminante con la sua firma al Trattato di Maastricht e poi nel suo impegno di europarlamentare”.
“Un grande uomo politico e un grande uomo politico socialista – prosegue – Ne ho un vivido ricordo personale di amico di una vita e, per una lunga fase, suo sostenitore nelle file dei giovani del Psi tra i cosiddetti ‘giovani della laguna’, come ci si riferiva a chi nel partito aderiva alle mozioni del veneziano De Michelis. Il suo attaccamento al pensiero e all’identità socialista non fu sempre felice dopo il ’92”.
“Ma il suo ricordo – conclude Pittella – resterà indelebile tra gli italiani che pensano possibile un’Italia non suddita, autonoma ma saldamente ancorata all’occidente democratico e liberale”.


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