“Da quest’anno, per la prima volta, alcuni indicatori del Benessere Equo e Sostenibile (BES) entrano nella manovra finanziaria. E’ la prima volta che accade e ciò rappresenta un’inversione di tendenza e l’avvio di un approccio ‘rivoluzionario’ al tema della misurazione della reale ricchezza del Paese. Siamo orgogliosi del fatto che l’Italia faccia da apripista”. Lo dice la senatrice Laura Puppato, capogruppo del Pd nella Commissione Ecomafie e componente della Commissione Ambiente.
“Con il progetto BES – spiega Puppato – dal 2010 Istat e Cnel lavorano con l’obiettivo di misurare il livello di benessere dei cittadini nelle sue diverse dimensioni, tenendo conto dell’equità nella distribuzione delle risorse e della sostenibilità. Il BES è un insieme di indicatori che tiene dunque conto sia del benessere economico, che della concreta qualità della vita delle persone che dell’ambiente. La novità è che per la prima volta, quest’anno, alcuni indicatori che compongono il BES entrano a tutti gli effetti nella manovra finanziaria che si avvia con il Documento di Economia e Finanza. L’esercizio sperimentale si concentra su quattro indicatori: il reddito medio disponibile aggiustato pro capite, un indice di disuguaglianza del reddito disponibile, un indicatore sulla possibilità di conciliare tempi di vita e di lavoro, mentre per la dimensione ambientale vengono considerate le emissioni di CO2 e di altri gas climalteranti. In questo modo si riuscirà ad avere cognizione dell’impatto sociale e ambientale delle politiche pubbliche. Si tratta, seppure in via sperimentale, dell’inizio di una vera e propria rivoluzione per superare i limiti del Pil, che registra in modo positivo, come crescita della ricchezza, eventi distruttivi quali la guerra, incidenti ambientali o le catastrofi naturali”.


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