“Per garantire il diritto delle donne ad accedere all’interruzione volontaria di gravidanza previsto dalla legge 194/78 e nel contempo affrontare la questione del diritto all’obiezione di coscienza c’è una sola strada: bandire concorsi esclusivi per medici non obiettori, come ha fatto l’Ospedale San Camillo di Roma. E’ l’unica risposta di fronte al quadro che emerge dall’ultima relazione del ministero sullo stato di attuazione della normativa: in Italia è obiettore il 70% dei medici, nel Lazio si arriva al 78,2%. In questo senso presenterò a breve una mozione per invitare il ministero della Salute a dare indicazioni in questo senso alle Regioni e alle strutture sanitarie”. Lo dice la senatrice del Pd Laura Puppato.

“Anche se nel nostro Paese il ricorso all’aborto è in costante diminuzione – prosegue Puppato – è indispensabile garantire alle donne questo diritto in tempi compatibili con la normativa e ciò non sempre e non dappertutto è possibile, proprio a causa dell’alta presenza di medici obiettori anche nei reparti di ostetricia e ginecologia. A questo punto il caso del San Camillo di Roma deve e può fare scuola. Per quei reparti – conclude Puppato – è necessario bandire concorsi esclusivi, dedicati a medici e personale infermieristico che può effettivamente prestare servizio laddove si effettuano Ivg”.

 

 


Ne Parlano