“Riteniamo che questo provvedimento caratterizzi molto bene la situazione in cui siamo. Siamo in una fase di passaggio, ereditiamo ancora alcune caratteristiche di un Governo che, nascendo da due forze radicalmente diverse, doveva costruire un compromesso in una direzione che noi consideravamo negativa. Siamo convinti di poter dare un contributo utile a costruire, invece, un compromesso che va in una direzione differente. Le prime modifiche a questo provvedimento, che è l’ultimo della fase precedente e il primo della fase nuova, vanno esattamente in questa direzione. Siamo convinti di continuare questo duro, faticoso e non semplice lavoro che però è utile per il Paese. In particolare, per quanto riguarda il turismo, ricordo che in questo povero Paese, per un anno il turismo è stato collocato nel settore dell’agricoltura per la sola ragione di permettere al collega Centinaio di occuparsene, anche se poi il collega Centinaio dice che nel decreto al nostro esame – che anche lui ha contribuito a scrivere – non ci sono i contenuti. Il settore del turismo finalmente ritorna nel suo alveo naturale che è quello delle attività culturali e di quel grande Ministero economico che è la cultura e grazie a ciò si inizia a lavorare.”


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