“Nel nostro Paese il consumo di suolo è una vera emergenza nazionale: al netto delle zone montuose dove è materialmente difficile o impossibile edificare, il resto del territorio nazionale è stato ampiamente utilizzato a ritmi annuali equivalenti alla somma delle superfeci di Napoli e Milano, come certificano i dati più recenti resi disponibili dall’Ispra.” lo afferma il senatore dem, Francesco Scalia, relatore in Commissione Industria sul disegno di legge per il contenimento di suolo e riuso del suolo edificato, anche egli primo firmatario di un analogo provvedimento. ” Si tratta – spiega Scalia- di definire un nuovo modello culturale ed economico, di concepire, cioè, il suolo non più come una risorsa illimitata, ma come una risorsa finita. La logica della rendita, quindi, va sostituita con la logica dalla valorizzazione, del riuso, dell’efficienza energetica e della costruzione di un’edilizia di nuovo tipo. Questa legge va in questa direzione, stabilendo che il consumo di suolo è consentito solo nei casi in cui non esistano alternative per il riuso e la rigenerazione urbana. Una legge – conclude Scalia – coerente con gli obiettivi Ue circa il traguardo, per il 2050, di consumo di suolo pari a zero, che è una delle politiche più incisive anche per prevenire il dissesto idrogeologico e realizzare le strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.”


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